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CASO COSPITO. UNARMA: “NON SIANO DATE SPONDE AI CONDANNATI AL 41 BIS”

“La battaglia che alcuni esponenti politici portano avanti su Cospito, parlando di rispetto per la vita umana, pone in secondo piano la sensibilità verso le famiglie vittime degli attentati terroristici” – così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione sindacale dell’Arma dei carabinieri – “La tutela dei diritti umani non deve mai cancellare l’esercizio della giustizia, a cui ottempera anche il regime del carcere duro del 41 bis, come dimostrò ampiamente il Giudice Falcone. Alfredo Cospito si trova in carcere per reati che ha commesso e merita certamente di essere salvaguardato nella sua salute, ma più di tutto sono le persone vicine a chi ha subito attentati terroristici a dover essere tutelate: non basta essere in prima fila alle cerimonie pubbliche e alle commemorazioni come quella del 1° marzo, quando ricorre la Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti della mafia, si deve prendere una posizione netta sul 41 bis e smettere di dare sponde ai condannati al 41 bis e agli anarchici , così
come i mafiosi”.

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