Porto di Barletta: sottoscritto il contratto di appalto per l’intervento di manutenzione dei fondali, nei pressi dell’imboccatura del porto di Barletta.
Entro due settimane la consegna dei lavori.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), nella giornata di ieri- lunedì 13 febbraio- ha sottoscritto il contratto di appalto con l’ A.T.I. composta da Nuova Oceanus Orca S.R.L., in qualità di mandataria, e dall’impresa Lavori Marittimi Ancona – i.l.m.a. s.r.l, in qualità di mandante, per l’intervento di manutenzione dei fondali, nel porto di Barletta.
Entro due settimane, quindi, sarà consegnato il cantiere con il conseguente avvio dei lavori di “manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti”, nel porto di Barletta, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro, calcolato sulla base dell’offerta economica presentata dall’aggiudicatario.
L’iter aveva subito uno stop di circa un anno per via di un ricorso presentato da una delle ditte escluse dalla gara di appalto, una procedura negoziata ai sensi del Decreto Semplificazioni, indetta nel mese di gennaio 2022 dall’AdSPMAM.
Nello scorso mese di gennaio, una sentenza del Consiglio di Stato aveva sbloccato definitivamente l’opera e nella giornata di ieri si è addivenuti alla stipula del contratto di appalto che ha per oggetto, appunto, l’intervento di manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del Porto di Barletta. Nello specifico, l’opera consiste nel dragaggio manutentivo sino al raggiungimento della quota preesistente di 8.00 m rispetto al l.m.m (sul livello medio marino), in modo da consentire, con un adeguato franco di navigazione, l’accessibilità via mare al bacino anche a navi con stazza di 10.000 tonnellate.
“Finalmente possiamo avviare un’opera che riteniamo indispensabile e strategica per il porto di Barletta– commenta il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi. Il dragaggio, infatti, oltre ad implementare significativamente la sicurezza della navigazione, eliminando i punti critici del fondale che possono rappresentare un rischio per le imbarcazioni, innalzerà in maniera sostanziale l’appeal dello scalo che potrà ospitare un maggior numero di navi, anche di ultima generazione, aumentando il proprio traffico merci.
Abbiamo sviluppato un progetto- conclude Patroni Griffi– che presta particolare attenzione al rispetto di tutte le condizioni di salvaguardia ambientale e della morfologia originaria del fondale”.
L’appalto consiste nella realizzazione di lavori di manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti. Si tratta di un dragaggio manutentivo, sino al raggiungimento della quota preesistente di 8.00 metri, rispetto al livello del mare, in modo da consentire un adeguato e ben maggiore franco di navigazione (profondità del fondale sotto la chiglia delle navi a pieno carico) garantendo, quindi, l’accesso sicuro in porto anche a navi con stazza di 10.000 tonnellate. Lo specchio acqueo interessato dall’intervento ha una superficie di 9.2 ettari, in cui è previsto il dragaggio di un volume di solo sedimento di circa 84.000 metri cubi.
Il quadro economico complessivo dell’intervento è di 6 milioni di euro. I lavori saranno articolati in due fasi: 90 giorni per la bonifica bellica preventiva; 240 giorni per l’escavo vero e proprio.
Durante la stagione estiva, le operazioni saranno sospese, in ottemperanza alle disposizioni di tutela ambientale.