Maurizio Costanzo, uno di noi. Articolo a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.
Con la perdita di Maurizio Costanzo viene a mancare una delle migliori menti del giornalismo e dello spettacolo nazionali. Le reazioni alla sua scomparsa da parte di personaggi più o meno noti continuano ad accumularsi.
Steve LaChance ha scritto:” Il sipario non si chiude mai. Hai fatto la storia della TV Italiana! Grazie per tutto quello che mi hai insegnato”.
Lina Sastri ha invece detto:”Un saluto a Maurizio… Un grande giornalista che ha operato negli anni in radio e in tv in modo intelligente, creativo e innovativo.Riposi in pace”.
L’ex presidente della Roma Calcio, Rosella Sensi ha pubblicamente affermato poco dopo aver appreso la triste notizia: “L’ultima volta che ho sentito Maurizio è stata in occasione dei miei 50 anni. Mi aveva chiamata per farmi gli auguri e come al solito si era dimostrato ironico e intelligente. Oggi se ne va un personaggio importante del nostro Paese oltre che un vero tifoso giallorosso. Costanzo è stato un uomo di grande carisma, ma anche di naturale simpatia. Nel suo salotto è entrata un pezzo di storia dell’Italia. Compresa la nostra Roma invitata nei giorni successivi al terzo scudetto. Un ricordo indimenticabile”.
Pierluigi Diaco in lacrime per l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo: “È stato tutto per me. Ha unito me e mio marito in matrimonio, è stato il mio migliore amico, un alleato, un padre, un confidente”.
Non sono mancate le parole dell’ex sindaco della Capitale, Virginia Raggi: “La vita è fatta di coincidenze, incroci fortuiti, affinità, litigi, amicizie inaspettate, inciampi. Insomma, la vita è sempre ricca di sorprese che non ci aspettiamo. Lungo il mio percorso ho avuto la fortuna di incontrare tante persone straordinarie e, tra queste, un posto di rilievo spetta a Costanzo. Voglio salutarlo condividendo i ricordi che mi legano a lui e soprattutto ringraziandolo per l’amicizia disinteressata e i tanti consigli che dispensava. ‘Ci siamo conosciuti tardi’, questo è quello che ci dicevamo sempre mentre immaginavamo qualche bel progetto per la nostra amata città. E nel frattempo organizzavamo il bus aperto che girava per Roma, portando musica dal vivo dal centro alla periferia quando le persone non potevano uscire di casa, oppure organizzavamo i ‘cortili cantanti’. Maurizio Costanzo era innamorato di Roma: la conosceva benissimo.
Aveva un aneddoto per ogni quartiere, una storia incredibile da raccontare. Conosceva i ‘personaggi’ dei rioni, le persone comuni e allo stesso tempo speciali: quelli che poi portava in tv e faceva conoscere a tutti. Amava le ‘storie’ di Roma. È lui che ha voluto fortemente che registrassimo una puntata del ‘Maurizio Costanzo Show’ nel Teatro Valle per annunciarne il restauro con una dedica speciale a Franca Valeri. E allo stesso tempo mi raccontò della tradizione dei romani di andare alla Rupe Tarpea per il Natale di Roma: ci spinse a riaprire al pubblico i giardini della Rupe che avevamo appena restaurato. Voglio ringraziarlo per l’amicizia: all’inizio, va ammesso, c’era una sorta di diffidenza ma con il tempo è nata un rapporto basato sulla ‘voglia di fare’ per la nostra città. Sarebbero tanti gli aneddoti da raccontare. Lo saluto come eravamo soliti lasciarci ‘alla prossima idea’…”.
Immancabile, anche in queste ore, delle polemiche riguardo il personaggio e la sua dimensione pubblica. Sicuramente poteva anche non piacere ma noi preferiamo ricordarlo attraverso alcune delle sue parole, sincere come lui.”Sarò un romantico, ma per me il dono più bello che ho ricevuto dalla vita è aver incontrato Maria e di essere rimasto con lei tutti questi anni. Noi festeggiamo ogni giorno per la fortuna che entrambi abbiamo avuto. Dopo tanti anni le coppie scoppiano, l’amore scompare. Io e Maria siamo una sola forza e ci regaliamo energia a vicenda”. Un sentimento apparso in tutta la sua grandezza quando la vedova – insieme alla premier Giorgia Meloni – hanno sostato insieme davanti al feretro di Maurizio nella camera ardente allestita in Campidoglio.
E chiudiamo il nostro saluto con un altro pensiero di Maurizio: “Non sono credente, però rispetto chi la fede ce l’ha. È un gran conforto, un aiuto, un rifugio nei momenti cruciali della vita… L’aldilà più si avvicina il momento del distacco più spero ci sia. Anche io ho pregato, in solitudine”.