Ogni adulto alle prese con l’educazione dei propri figli si trova davanti a decisioni difficili da gestire e a prese di posizione necessarie. Non sempre si tratta di scelte popolari, anzi, spesso bisogna dire dei “no” che fanno soffrire.
Oppure si può percorrere la strada del “sì” e tutto sembra inizialmente semplice e in discesa.
Ma qual è il modo giusto? come si fa a essere certi di fare la cosa esatta? come si può supportare il proprio figlio in modo costruttivo e positivo?
Per indagare questi e molti altri interrogativi il prossimo 28 febbraio alle 17.30 presso l’Aula Magna della Scuola Superiore di Primo Grado “Giulio Cesare” si terrà la presentazione del volume “Da grande… vorrei fare il genitore”, edito da Icaro.
Interverranno le due autrici, le pedagogiste cliniche Elvirà D’Alò e Antonella Mastro, che dialogheranno con la prof.ssa Cinzia Zitolo e con il pubblico intervenuto. Ai saluti della Dirigente Scolastica, prof.ssa Patrizia Carra, seguirà l’esibizione del gruppo coreografico dell’Istituto “Giulio Cesare” che darà il via alla serata.
“Il libro – si legge nel risvolto di copertina – è una raccolta preziosa di materiali prodotti durante l’esperienza “Scuola genitori”, realizzata in diversi Istituti scolastici della provincia di Brindisi dalle autrici del volume, professioniste formate per realizzare principi e teorie proprie della Scienza pedagogica. È un vero e proprio report di narrazioni esperienziali, di riflessioni sugli stili educativi, sull’ intercettazione dei bisogni e delle incertezze che disorientano e preoccupano la famiglia e sui differenti atteggiamenti nell’esercizio della genitorialità.”
“La famiglia è un nucleo che si evolve nel tempo insieme alla società. – afferma la Dirigente Scolastica, Patrizia Carra – Vivendo la scuola siamo in contatto ogni giorno con centinaia di ragazzi e bambini e con innumerevoli differenti situazioni che sono la cartina di tornasole di questo costante movimento e cambiamento.
L’educazione è come un insieme di tanti piccoli tasselli che giorno per giorno si sommano. Alcuni sono perfetti, altri meno. Ma sicuramente il disegno finale rappresenta il risultato del meglio che ognuno di noi è riuscito a fare nel tempo. Non sarà completo, avrà tante imperfezioni, ma sarà comunque un esempio di tenacia e una prova di coraggio.”