Primo Piano LivinGallery ha il piacere di presentare la mostra d’arte contemporanea “Effetto Venere: Alterita’ dello sguardo riflesso” ideata e curata da Dores Sacquegna. L’evento, patrocinato dal Comune e allestito presso la Fondazione Palmieri a Lecce, si inaugura sabato 25 Febbraio alle ore 19:00 alla presenza degli artisti e il pubblico. Durante la serata inaugurale, la performance Live AcustiKelettronix del musicista polistrumentista, compositore italiano Alberto “Nick” Bolettieri. 

La mostra

Il dibattito teorico sulla rappresentazione di un soggetto o le ragioni di un artista nell’eseguire un ritratto è un fenomeno presente sia nell’arte che nella psicanalisi ed è legato alla natura profonda dell’individuo, alla sua psiche, alle modalità di percezione dell’altro da sé, al rapporto che si instaura tra il soggetto/opera e il pittore/fruitore.                  In psicologia questo fenomeno è chiamato” Effetto Venere”. Un esempio lo ritroviamo in alcuni famosi dipinti del passato come quello di Venere e Cupido di Velazquez, dove il viso della Venere riflessa nello specchio volge lo sguardo al pittore o al fruitore. Questo metodo illusionistico utilizzato anche nella fotografia e nel cinema, si basa sull’idea che se l’osservatore riesce a vedere il ritratto del soggetto ritratto nello specchio, significa che la telecamera non è alle spalle dell’attore.  Da questa riflessione nasce l’indagine della mostra intitolata “Effetto Venere: Alterità dello sguardo riflesso”, che non è una mostra di specchi, ma potrebbe essere la storia dell’inganno del riflesso, la relazione simbiotica che esiste tra la presenza fisica, visibile e reale del fruitore e la presenza immaginaria, invisibile, illusionistica dell’oggetto posto di fronte a sé.  L’opera-corpo chiude il suo circuito nel momento in cui trova uno sguardo che la interroga.  L’evento si completa con la rassegna di video arte “With Your Eyes” che si articola in short film, animazioni e sperimentazioni interattive che elevano il fruitore da semplice spettatore a protagonista e parte integrante del racconto/opera. Catalogo in mostra con testi critici di Dores Sacquegna. 

Gli artisti 

La mostra è composta da artisti visuali, video artisti e musicisti della scena nazionale e internazionale, di diversa generazione e background. L’evento è pensato per creare un dialogo costruttivo e pluridisciplinare tra l’antico spazio rinascimentale della Fondazione Palmieri e il presente delle opere di arte contemporanea esposte secondo una tematica che gioca sull’alterità dello sguardo riflesso. Si parte con l’artista americana Anna Ursyn, le cui opere sono in collezione permanente nei più importanti musei del mondo come il Louvre, il Centre Pompidou di Parigi, la Tate di Londra, il MOMA Museum di New York City e con una selezione di sei animazioni e sperimentazioni interattive              (con musiche di Stuart Smith, Robert Ehle, Toby Rush). Tra bellezza idealizzata e messaggi sociali emergono i ritratti femminili della Urban Artist tedesca Patrizia Casagranda, le cui opere, realizzate su materiali di riciclo sono collezionate ed esposte a livello internazionale. Tra identità fisica e digitale in mostra le opere due light box della collezione di Primo Piano realizzati da Gönül Nuhoğlu, artista turca pluripremiata, conosciuta nel mondo per gli interventi di arte pubblica e monumentale permanente in oltre venti nazioni. 

La pittura non ha limiti né superficie nelle opere di Pierluca Cetera, considerato tra i più innovativi artisti pugliesi conosciuti anche all’estero e in mostra con la serie Sospensioni e Purgatorio, una installazione labirintica sull’immaginario dantesco. Il tema del doppio e della specularità è presente nelle opere della serie Zero dell’artista salentino Fernando Spano molto attivo anche all’estero e la cui opere giocano sull’identità di icone e simulacri dell’arte antica e del contemporaneo. Il mito e l’estasi del fragile Narciso si rinnova e indaga la sfera della soggettività con le opere di Luigi Caiffa, salentino e presente nella scena berlinese e non solo. Interrogare cosa sia la realtà, è l’invito rivolto al fruitore per ricomporre il puzzle una identità X nell’opera dell’artista salentina Monica Lisi con all’attivo mostre in Italia e alcune presenze all’estero. Il Sé identitario, archetipico e frammentato, si rivela nelle opere dell’artista milanese Maria Luisa Imperiali, conosciuta per i rimandi all’autoritratto presente in tutte le sue opere. Bellezza, morte, trasformazione e cambiamento nelle opere digitali di Lize Krüger, artista pluripremiata nata in Sud Africa e residente nel Regno Unito. 

Lo specchio come luogo per riconoscersi o persino disconoscersi è l’opera di animazione del duo francese Nancy e Philip Barwell, lei di origini algerine e lui inglese e che omaggiano l’Allegoria del cattivo governo di Ambrogio Lorenzetti proiettando il dipinto medioevale ai tempi del conflitto odierno tra Russia e Ucraina. Il controllo della realtà e la natura del nulla è presente nel video di Iolanda Jansen , performer conosciuta a livello internazionale. Sulla dualità e simbologia di immagini archetipiche la ricerca del cartoonist rumeno (francese di adozione) Ioan “Nio” Herteg . Ricostruire il legame con sé stessi e ri-conoscersi laddove lo specchio cattura e frantuma le singole identità è la ricerca presente narrata nel video Il Giardino delle riflessioni: un solo D’io? tratto dal progetto “Ritratto scomposto” dell’artista veneziana Ivana Galli, conosciuta per le sue installazioni ambientali e performance teatrali. Percezione e inganno delle forme nell’ opera Tre facce misteriose dell’artista visionario greco George Pantelis Syrakis e redenzione e dannazione con l’opera dell’artista e sceneggiatrice tedesca Alexandra Kordas. Un face-a-face tra ruoli e colpe, la ricerca presente nell’opera Sorelle criminali della francese Laurence Scheer, vita e morte, verità e finzione con la giovane americana Chai Skyler Malin, conosciuta per le sue immagini evocative tra ciò che siamo e ciò che saremo. Sul delicato equilibrio che esiste nei rapporti tra l’Io e l’Altro, il dramma e le paure, l’opera iperrealistica di Hélène Planquelle, giovane artista francese e molto attiva a livello nazionale. Paure dell’imminente anche nell’opera della giovane artista russa Irina Vytyaganets, residente in Spagna.  

Alberto “Nick” Bolettieri, è un musicista polistrumentista, compositore e direttore d’orchestra italiano, nato a Milano. Ha all’attivo numerose collaborazioni concertistiche e discografiche con grandi nomi della scena musicale nazionale e internazionale nell’ambito del jazz e musica leggera, tra cui Nina Zilli, Marco Mengoni, Giuliano Sangiorgi, La Crus, Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Paolo Fresu.  Tra il 2010 e il 2014, ricopre il ruolo di primo trombone dell’orchestra che accompagna i maggiori spettacoli di musical di Broadway, tra cui Grease, Hairspray, La Bella e la Bestia, Shrek, suonando nei teatri di Parigi, tra cui Le Theatre Bobino, Casino de Paris. Oltre all’ambito concertistico è impegnato nell’ambito didattico con l’insegnamento di teoria e musica. In mostra con la Live AcustiKelettronix , una nuova forma di performance solistica live che integra l’improvvisazione e la composizione istantanea del trombone con i suoni campionati ed elettronici, suonati e pilotati dal vivo, ottenendo di volta in volta una differente ed originale performance in diretta connessione con l’ambiente in cui si esibisce. 

Artisti: Nancy & Philip Barwell (Francia), Alberto Nick Bolettieri (Italia), Luigi Caiffa ( Italia), Patrizia Casagranda (Germania), Pierluca Cetera ( Italia), Ivana Galli (Italia), Alexandra Kordas (Germania), Lize Krüger (Sud Africa),              Ioan Herteg -Nio (Francia), Maria Luisa Imperiali (Italia), Iolanda Jensen ( The Netherland), Monica Lisi ( Italia),              Chai Skyler Malin (Usa), Gönül Nuhoğlu (Turchia), Hélène Planquelle (Francia), Laurence Scheer ( Francia), Fernando Spano (Italia), George Syrakis (Grecia), Anna Ursyn & Stuart Smith (Usa), Irina Vytyaganets (Russia). 

Info Mostra: 

Fondazione Palmieri, Ex Chiesa di San Sebastiano XV sec.

Vico dei Sotterranei, Lecce

Apertura: Dal lunedì al sabato dalle ore 16:30 alle ore 20:30

Mattina e domenica su appuntamento 

Tel: 349 37 20 659 | primopianogallery@gmail.com 

Primopianospecialprojects.com 

Ingresso libero

invito