Non va per i tanti motivi da sempre denunciati: un Piano di riordino mai completato atteso che sono state attivate molte dismissioni ma non le attivazioni previste; mancata Garanzia dei Lea (Livelli essenziali di assistenza); liste d’attesa infinite con esami addirittura non prenotabili; Sistema dell’emergenza urgenza e 118 sempre in affanno; Organici da adeguare.
Medici (molti dei quali in fuga), infermieri e personale sanitario stanco, che lamenta inoltre poca fiducia nel futuro a causa di una totale assenza di meritocrazia in relazione alla crescita professionale.
Precari del servizio pubblico e della Sanitaservice da stabilizzare.
Rapporto posti letto per abitante (il più basso di tutta la Puglia); Edilizia sanitaria “lumaca” con tanti progetti fermi e il rischio di perdita di ingenti finanziamenti; Rifunzionalizzazione degli ospedali di Francavilla Fontana, Ostuni; riorganizzazione e potenziamento dei PTA di San Pietro Vernotico, Mesagne, Ceglie, Fasano e Cisternino.
Mobilità intraregionale e nazionale: sono troppi i viaggi della speranza dei brindisini in altre strutture (emblematico il dato emerso dal Registro tumori per la cura delle neoplasie: il 50% dei residenti in provincia di Brindisi si reca fuori per diagnosi o cura); Organizzazione della medicina del territorio.
Una sintesi puntuale di drammatiche condizioni in cui versa il nostro S.S. provinciale in cui il personale tutto scappa per una disorganizzazione disfunzionale, per carchi di lavoro difformi, per un sistema provinciale da riformare interamente a garanzia di lavoratori ed utenza.
La segretaria FP CGIL Brindisi Sanità Il coordinatore alla Sanità
Chiara Cleopazzo Francesco Pollasto