Alla Direzione Generale ASL BR
All’Amministratore Unico Sanitaservice ASL BR
P.C. Al Dipartimento della Salute Regione Puglia
Agli Organi di Stampa
Oggetto: Vertenza dei 130 lavoratori Sanitaservice della ASL BR, richiesta immediata stabilizzazionev
La vicenda ultima che ha riguardato la contrattualizzazione in “Sanitaservice ASL TA” dei 39 operatori che avevano affrontato in prima linea l’emergenza sanitaria da Covid 19 prima di essere licenziati, rappresenta il positivo epilogo di una vertenza che restituisce ai Lavoratori la tanto attesa stabilizzazione, firmando un contratto a tempo pieno e indeterminato.
Dunque, se da un lato si può sottolineare tale soddisfazione, dall’altro fa riemergere invece in modo dirompente la mancata definizione della vertenza che vede coinvolti circa 130 Lavoratori di “Sanitaservice” della ASL BR, tra personale ausiliario ed amministrativo, a cui non è stata garantita la continuità di servizio, ovvero la stabilizzazione lavorativa, nonostante abbiano assicurato anch’essi la funzionalità dei servizi sanitari durante l’emergenza sanitaria, rischiando anche la propria vita atteso che molti di loro si sono infettati.
Le dinamiche della vertenza in questione hanno avuto una tempistica molto lunga durante la quale si sono cercate le giuste soluzioni tese a stabilizzare gli stessi lavoratori, ricorrendo anche a tavoli tecnici di confronto, studio e approfondimento sui reali fabbisogni del personale che hanno evidenziato una carenza strutturale di organico, propedeutica a ripristinare il rapporto di lavoro in modo stabile al personale di cui si discorre. Infatti, la conclusione dei suddetti tavoli tecnici hanno determinato l’urgenza della modifica del Business Plan, con la conseguente necessità di dover assumere il già più volte citato personale.
In sostanza, non si comprende ora quali siano i motivi per cui ancora non si è proceduto a definire la vertenza denunciata, ma soprattutto si assiste ad un rimpallo di responsabilità tra la Regione e la ASL BR che disorienta i Lavoratori e che crea fibrillazioni i cui effetti saranno a breve difficilmente gestibili.
La Funzione Pubblica CGIL su tutta questa vicenda, così come in altre, ha sempre avuto una linea trasparente, evitando di cadere nella trappola di chi organizza kermesse inconcludenti, chiedendo la stabilizzazione del personale sulla base di una oggettiva analisi dei fabbisogni.
Pertanto, si chiede:
- che la Regione, secondo un principio di equità territoriale in ambito Regionale, si attivi senza indugio per dare risposte concrete anche al nostro territorio, ovvero al sistema sanitario Brindisino così come avviene altrove;
- che la ASL BR adotti nell’immediatezza, in quanto socio Unico di Sanitaservice, ogni urgente iniziativa amministrativa atta a risolvere il problema del precariato;
- che, in definitiva, si eviti di “giocare” sulla pelle dei precari provando a posticipare ancora la loro legittima aspettativa ad essere stabilizzati.
La scrivente O.S. non è più disponibile ad assistere a tali comportamenti che minano la qualità dei servizi offerti ai Cittadini/Utenti e che ledono il mondo del lavoro in un territorio come il nostro in cui si sta espandendo la piaga del lavoro precario o peggio ancora, come nel caso di specie, la Pubblica Amministrazione ovvero la ASL BR nelle sue articolazioni aziendali compresa la società in house, espelle i Lavoratori dal mercato del lavoro.
L’equità territoriale e le buone prassi in tema di lotta al precariato non si proclamano ma si declinano con i fatti: ASL e Regione siano consequenziali, rispetto agli atti amministrativi prodotti ed agli intendimenti annunciati, stabilizzando tutti i LAVORATORI interessati.
Nell’attesa, si preannuncia una imminente iniziativa pubblica presso la Regione Puglia.
Distinti saluti.
La Segretaria Aziendale La Segretaria Provinciale
CHIARA DARIO CHIARA CLEOPAZZO