In data 20 Febbraio, il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato Scientifico della Fondazione Dieta Mediterranea hanno formalmente preso atto della decisione unilaterale del Comune di Ostuni di rescindere il contratto di locazione per Palazzo Tanzarella, sede della Fondazione Dieta Mediterranea e di recedere dalla Fondazione “Dieta Mediterranea.
Non spetta certo a me discutere o dubitare del fatto che il Comune possa far miglior uso degli spazi ora occupati dalla Fondazione. ”Ad majora semper” dovrebbe essere il motto di tutte le Amministrazioni. Ma che nella delibera del Comune si affermi che “non risulta che la Fondazione abbia recentemente assunto iniziative significative” è dimostrazione di colpevole superficialità, quando sarebbe opportuno fornire le fonti di informazione utilizzate per arrivare a tale conclusione.
Non è questa la sede per elencare tutte le attività della Fondazione , che riguardano, solo per fare alcuni esempi, la partecipazione ad iniziative europee (Switchtohealthy, https://switchtohealthy.eu/, statunitensi (https://www.aarp.org/health/healthy-living/info-2022/cheap-mediterranean-diet.html) e nazionali, che comprendono quelle in collaborazione con l’Università di Padova (https://www.agrariamedicinaveterinaria.unipd.it/en/courses/bachelors-first-cycle-and-masters-second-cycle-degrees/italian-food-and-wine), con il Consiglio nazionale delle Ricerche (https://nutrage.it/), con l’Associazione Happy Ageing (https://www.happyageing.it), la partecipazione alla Whole Grain Initiative (https://www.wholegraininitiative.org/working-groups), si aggiungano le iniziative in collaborazione con gli Istituti di Cultura Italiana di vari paesi nell’ambito del programma “Settimana della Cucina italiana nel Mondo” promosso dal Ministero degli Esteri, nonché interazioni continue con le scuole di ogni ordine e grado, in cui la Fondazione svolge formazione e ricerca. Innumerevoli sono poi le attività congressuali in cui ogni anno gli autorevoli membri del Comitato Scientifico partecipano in rappresentanza della Fondazione (Società Italiana per la Prevenzione cardiovascolare-SIPREC, Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione-S.I.S.A., Società Italiana di Gerontologia e Geriatria-SIGG e numerose altre), nonché le pubblicazioni scientifiche, su riviste nazionali ed internazionali, su volumi e trattati, di cui ricordo, come esempio emblematico, il volume pubblicato dall’editore internazionale Springer e intitolato “Benefit of the Mediterranean Diet in the Elderly patient” ad opera del Coordinatore del Comitato Scientifico, Prof. Antonio Capurso, che riporta in copertina il logo della Fondazione Dieta Mediterranea. L’ironia della sorte, per chi afferma che la Fondazione non ha iniziative significative recenti, vuole che proprio nelle scorse settimane sia stata data alla stampa una versione italiana, semplificata per raggiungere un pubblico generalista, di un volume dello stesso autore, patrocinato dalla Fondazione stessa.
Da ricordare, in ambito territoriale, le attività di collaborazione con i rappresentanti istituzionali in Parlamento nel tentativo di istituire un Disegno di Legge sulla Dieta Mediterranea, la stesura del dossier di candidatura della città di Ostuni a capitale della cultura italiana per il 2018, una raccolta fondi per l’acquisto di tablet per favorire la didattica digitale a distanza nel periodo pandemico, quindi la costante partecipazione a numerose iniziative pubbliche di divulgazione e promozione della dieta mediterranea in collaborazione con enti, imprese ed istituzioni.
In sintesi, le attività scientifiche, culturali e divulgative della Fondazione Dieta Mediterranea sono state continuative, attuate con modalità diverse (anche a causa della pandemia degli ultimi anni), e senz’altro continueranno nel prossimo futuro, secondo quanto fortemente voluto e tracciato dai Presidenti che mi hanno preceduto, il Prof. Gaetano Crepaldi e il Prof. Renato Guerriero. La Puglia resterà il perno delle attività culturali e divulgative, perché questo mi è stato chiesto all’unisono dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato Scientifico e, anche per questa ragione, il Segretario Generale, Dr. Domenico Rogoli e il Vice Presidente, Dr. Angelo Faggiano, mi affiancheranno nel futuro con l’usuale competenza e dedizione. Il carattere nazionale della Fondazione, d’altro canto, continuerà ad esprimersi con attività di collaborazione ed interazione con organi ed istituzioni su tutto il territorio italiano. Ringrazio tutti coloro che in questi giorni hanno espresso solidarietà e supporto, dimostrando di credere nella Fondazione Dieta Mediterranea; con loro continueremo la nostra strada per affermare i valori in cui abbiamo sempre creduto.
Stefania Maggi, Presidente
CV Stefania Maggi
Stefania Maggi è Geriatra ed Epidemiologa, attualmente Dirigente di ricerca CNR dell’Istituto di Neuroscienze, Sezione di Padova-Invecchiamento.
Responsabile del Programma di ricerca sull’Invecchiamento dell’OMS dal 1989 al 1993, con base al National Institute on Aging, NIH, di Bethesda, MD, negli USA, rientrata in Italia ha collaborato in diversi studi nazionali ed internazionali sull’Invecchiamento, in particolare nel settore della promozione della salute e della prevenzione delle malattie croniche, soprattutto attraverso la Dieta Mediterranea.
Presidente della Società Europea di Geriatria (EuGMS) nel 2016-2017, è attualmente membro del Direttivo di diverse Società Scientifiche nazionali ed internazionali e Presidente dell’European Interdisciplinary Council on Aging e della Fondazione Dieta Mediterranea. Titolare dell’Insegnamento “Food, wine and nutrition” nel corso di laurea magistrale “Italian food and wine” e membro del Collegio docenti del Corso di Dottorato in Scienze cliniche sperimentali dell’Università di Padova. Dal 2016 è membro dell’Accademia Galileiana.
Ha pubblicato oltre 500 articoli su riviste internazionali nel settore dell’Invecchiamento, con particolare focus sulla promozione dell’Invecchiamento in salute attraverso la dieta e lo stile di vita. E’ Editor in Chief di Aging Clinical and Experimental Research.