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BRINDISI.Dipartimento Onco-Ematologico-Radiodiagnostico-Radioterapico: attività del 2022 e obiettivi futuri

Nel 2022 le unità operative del Dipartimento Onco-ematologico-radiodiagnostico-radioterapico della Asl Brindisi hanno erogato quasi 300mila prestazioni a favore di pazienti ambulatoriali e ricoverati, contro le circa 255mila del 2019. Le due unità operative con posti letto (Oncologia ed Ematologia) hanno ricoverato oltre mille pazienti, il 20% dei quali provenienti da altre Asl. 

Del Dipartimento fanno parte circa 350 operatori sanitari divisi in 12 unità operative: Oncologia medica di Brindisi, Francavilla Fontana e Fasano, Senologia territoriale e Senologia ospedaliera, Ematologia, Radiodiagnostica di Brindisi, Francavilla e Ostuni, Medicina nucleare, Radioterapia, Fisica Sanitaria e Terapia del dolore e cure palliative.

Nel mese di febbraio il Dipartimento ha svolto gli incontri per la negoziazione del budget con la direzione generale. Alle riunioni hanno partecipato il direttore del Dipartimento, Maurizio Portaluri, e il direttore dell’Unità Controllo di gestione, Marcello Bacca. Portaluri sottolinea che “si tratta di un momento importante in cui le singole articolazioni organizzative del Dipartimento acquisiscono consapevolezza dei risultati delle attività e degli obiettivi aziendali a cui sono chiamate a concorrere”. 

Gli obiettivi che la Giunta regionale pugliese ha assegnato alle Asl e che queste devono conseguire con il concorso di tutti i dipartimenti, sono stati illustrati ai singoli responsabili delle unità operative ed è stata valutata la probabilità del loro raggiungimento in base alle risorse assegnate. Un passaggio molto importante che il Covid-19 aveva forzatamente interrotto e che segna un ritorno alla normalità. 

Tra i numerosi obiettivi che la direzione generale ha assegnato alcuni riguardano direttamente l’utenza. In particolare: l’impiego sempre più diffuso della cartella clinica che confluirà nel fascicolo sanitario elettronico del cittadino, con evidenti vantaggi per la rapida disponibilità della storia clinica di ciascuno nei diversi contesti sanitari a cui si rivolgerà; la registrazione elettronica nel portale regionale dei pazienti in lista di ricovero: la partecipazione a programmi di telemedicina e di abbattimento dei tempi di attesa.

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