BRINDISI.Un libro con Penny Black, il terzo appuntamento.
“PennyBlack – Dress your mind” è una iniziativa che nasce dal desiderio di offrire alle clienti momenti di incontro, conoscenza e intrattenimento che non fossero direttamente legati al nostro prodotto o solo a temi connessi al mondo della moda.
La moda e più in generale, il modo con cui ci vestiamo, è un tratto estetico che ci racconta, è espressione creativa di ciò che siamo, dell’idea che ognuna di noi ha di se e che vuole comunicare. Ogni capo di abbigliamento che scegliamo di indossare è un racconto, una pagina del nostro vissuto, una fotografia, un quadro che pennelliamo con personali palette di giorno in giorno. Ecco perché siamo convinti che la moda abbia sempre avuto un legame strettissimo con l’arte.
È per questo motivo che PennyBlack Brindisi ha deciso di organizzare una serie di appuntamenti culturali: il prossimo “Un libro con PennyBlack”, fissa quattro appuntamenti di presentazione di un libro con l’autore o l’autrice, curati da Francesca Intiglietta. Siamo felici di accogliervi da PennyBlack, lo store a Brindisi in corso Umberto I, 34.
Il terzo appuntamento è con l’autrice Manuela Monda, giovedì 09 marzo alle ore 20.00, che presenta il suo libro”L’odore delle cose che ho perso”, edito Bertoni.
Libro.
“Marco e Vera sono due compagni di vita e di viaggio. Scrittrice di professione per la casa editrice AvantGarde lei, contabile presso l’Aer Tech lui. Due vite intrecciate in un’unione fatta di rivendicazioni di autonomia e di spazi personali che, a fatica, si misurano in relazioni alla ricerca di status paritari, nelle quali chi ci rimette sempre di più -soprattutto nei paesi del sud- è la figura femminile. Un’unione forte e consolidata ma che non manca di ombre. Sullo sfondo Taranto, le coste salentine, la maternità e poi la malattia della madre di Vera che viene raccontata, per flashback, in ogni singolo capitolo del libro evocando quelle che i tarantini chiamano le “nazzecate” dei perdoni durante la processione dei Misteri. Un percorso emotivo di crescita che attraversa fisicamente Vera alle prese con il dolore della separazione da sua madre che, morendo, la lascia anche orfana di se stessa.”