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Utilizzo del Pos. Le richieste di Confesercenti Brindisi in vista dell’incontro al Ministero dell’Economia

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Anche la Confesercenti della Provincia di Brindisi attende con fiducia l’esito dell’incontro che si terrà  venerdì 17 marzo, a livello nazionale, presso il Ministero dell’Economia, per discutere il taglio delle  commissioni sui pagamenti tramite Pos. La Confederazione degli esercenti del territorio brindisino ha  contribuito con le proprie istanze e proposte a redigere il pacchetto di richieste che saranno poste sul  tavolo di discussione.  

“Una circostanza questa – dichiara il presidente provinciale, Michele Piccirillo – che conferma la  presenza, l’efficienza e l’efficacia di Confesercenti Brindisi, a salvaguardia dei propri associati, le cui  richieste sono le stesse che sono proposte a livello nazionale. Una tappa davvero fondamentale per la  nostra associazione, partendo dal fatto che per noi utilizzare il Pos non ha mai costituito un problema.  Semmai, costituiscono un problema i costi legati alle transazioni, come le provvigioni bancarie, l’affitto  degli strumenti elettronici, le eventuali sanzioni amministrative. E ciò lo abbiamo detto già dal 30  giugno dello scorso anno, giorno in cui sono entrate in vigore le nuove regole sull’obbligo di accettare  i pagamenti elettronici. Chiedemmo allora e chiediamo oggi, in vista dell’incontro di venerdì prossimo,  di eliminare tali costi bancari”. 

Ecco, in sintesi, il “cuore” delle richieste di Confesercenti. Nel 2022, l’utilizzo di carte di credito e  bancomat in Italia è costato alle imprese dedite ad attività commerciali circa 5 miliardi di euro, tra  commissioni e costi. Un onere particolarmente gravoso per le attività di minori dimensioni. E’ una  questione che è nata una decina di anni fa, quando la moneta elettronica si è diffusa in Italia  enormemente, al punto che il nostro Paese ha il più alto numero di Pos in Europa, con un importo  medio di 50 euro delle transazioni. Un dato che conferma come il problema sia soprattutto riferito alle  microtransazioni. Ora l’obiettivo sarà avere una riduzione dei costi della moneta elettronica. Per  raggiungere tale traguardo e per venire incontro alle richieste degli esercenti è necessario che il  Governo svolga un ruolo attivo nella contrattazione. Se tali richieste saranno esaudite, se ne gioverà la  diffusione della moneta elettronica, intesa non più come calata d’alto, ma condivisa dai soggetti  interessati. Al tavolo verrà proposto di rendere gratuite le transazioni inferiori a 30 euro per le attività  con un fatturato sotto i 400 mila euro, di prevedere un credito di imposta per tre anni e di costituire un  osservatorio attraverso cui si rendano chiari i costi attuali sull’utilizzo della moneta elettronica. 

 

 Presidente Provinciale Confesercenti Brindisi  

Michele Piccirillo


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