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Lingue straniere: Italia penultima nella classifica dei paesi che offrono il miglior ambiente per l’apprendimento

Il European Language Index mostra quali sono i paesi europei che offrono il miglior ambiente per l’apprendimento delle lingue, nonostante la varietà linguistica, i risultati dell’Italia sono allarmanti 

  • L’Italia si colloca al 26° posto nella classifica generale nonostante il grado di multilinguismo del paese.
  • Nonostante le numerose minoranze linguistiche, il sito ufficiale del governo italiano è consultabile sono in lingua italiana e inglese
  • Il Lussemburgo è al primo posto nella classifica come miglior paese per l’apprendimento delle lingue, con il 100% dei bambini che imparano una lingua straniera nella scuola primaria

 

Berlino, 29 marzo 2023 – La piattaforma di apprendimento Preply ha pubblicato il European Language Index, la classifica dei paesi europei che offrono il miglior ambiente per l’apprendimento delle lingue straniere. La ricerca analizza i 27 paesi dell’Unione Europea secondo 18 fattori che indicano se l’ambiente offerto dai diversi paesi è favorevole o meno per l’apprendimento delle lingue straniere. I fattori inclusi sono stati suddivisi nelle seguenti sette categorie: il numero di lingue ufficiali, il grado di plurilinguismo, l’apprendimento delle lingue a scuola, il livello di padronanza della lingua straniera più conosciuta, l’accesso all’apprendimento delle lingue attraverso mezzi digitali, l’utilizzo di sottotitoli e voiceover nei programmi televisivi o pellicole cinematografiche straniere e la diversità linguistica. I risultati di ogni categoria sono stati ponderati equamente ed è stata stilata una classifica da 1 a 27.

L’Italia occupa il 26esimo posto nella classifica, subito dopo la Polonia e prima della Bulgaria. Anche se nella classifica generale il Bel Paese non è sul podio, spiccano i risultati positivi per quanto riguarda il numero di lingue parlate, in cui l’Italia ricopre il terzo posto grazie all’elevato numero di minoranze linguistiche presenti sul territorio italiano, come il tedesco e il ladino in Trentino Alto Adige, il francese in Valle d’Aosta e lo sloveno in Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, nonostante la legislazione italiana a tutela delle minoranze linguistiche e l’elevato numero di cittadini italiani la cui lingua madre non è l’italiano, i siti istituzionali sono spesso disponibili solo in lingua italiana e inglese.

“Imparare una seconda lingua è un’abilità che richiede tempo, dedizione e impegno. I cittadini nati in paesi in cui l’apprendimento delle lingue straniere viene sostenuto a livello nazionale hanno un enorme vantaggio. Questo studio ha lo scopo di rivelare quali paesi si classificano meglio in Europa nell’offrire ai loro cittadini le migliori condizioni per acquisire e perfezionare le loro competenze nelle lingue straniere e di conseguenza migliorare le loro prospettive di sviluppo personale e di carriera” afferma Kirill Bigai, CEO di Preply.

Ranking: I 10 paesi che offrono il miglior ambiente per l’apprendimento delle lingue (Punteggio 0-100). Questa lista è un estratto di uno studio più ampio. Una panoramica completa di tutti i dati, la metodologia e le fonti possono essere trovati sul sito internet: https://preply.com/it/d/global-worldwide-language-index–lp 

Classifica
Paese
Plurilinguismo
Lingue imparate a scuola
Accesso allo studio delle lingue attraverso mezzi digitali
Sottotitoli, doppiaggio e voiceover
Punteggio finale
1
Lussemburgo
91.7
100.0
83.8
25.0
100.0
2
Svezia
97.9
94.0
81.9
100.0
75.5
3
Danimarca
97.8
86.6
93.8
100.0
67.2
4
Finlandia
89.1
74.0
60.5
100.0
65.0
5
Cipro
85.6
100.0
37.1
100.0
63.0
6
Paesi Bassi
82.7
44.1
100.0
100.0
62.8
7
Malta
92.5
99.8
40.2
25.0
61.4
8
Slovenia
76.1
79.4
37.3
100.0
52.8
9
Belgio
69.4
4.9
64.9
50.0
45.9
10
Estonia
90.3
72.2
42.5
100.0
45.4
26
Italia
49.0
95.3
22.7
25.0
1.4

 

La ricerca rivela che i sottotitoli sono uno dei modi più efficaci per migliorare la memorizzazione delle lingue straniere, fornendo una tripla connessione tra suono, lingua e testo (Talavan, 2006). A differenza del doppiaggio e del voiceover, i sottotitoli richiedono un impegno attivo da parte dello spettatore. I sottotitoli migliorano anche la nostra comprensione fonetica e questo aumenta la nostra capacità di identificare i diversi accenti (Max Planck Institute, 2009). Questo spiega perché diversi paesi, come i Paesi Bassi, la Finlandia e l’Estonia, si posizionano ai primi posti nonostante il numero relativamente basso di bambini che imparano una lingua straniera alla scuola primaria.

Ulteriori approfondimenti: 

  • Quasi tutti i paesi della top 10 utilizzano i sottotitoli come metodo di traduzione di programmi TV e film stranieri, fatta eccezione per il LussemburgoMalta e il Belgio.
  • La Svezia ha il più alto grado di plurilinguismo, seguita dalla Danimarca.
  • Paesi Bassi si classificano al sesto posto, con una bassa percentuale di bambini che imparano una lingua straniera nella scuola primaria compensata dall’uso di sottotitoli.
  • I cittadini del Lussemburgo hanno la più alta padronanza della seconda lingua, seguiti dai cittadini svedesi.
  • Il Belgio si qualifica al nono posto con una bassa percentuale di alunni che imparano una lingua straniera già dalla scuola primaria.
  • Paesi Bassi sono al primo posto nella top 10 per l’accesso alla tecnologia, seguiti dalla Danimarca.
  • Cipro occupa il posto più basso nella top 10 per l’accesso alla tecnologia, seguito dalla Slovenia.
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