La Provincia di Brindisi nei giorni scorsi ha approvato un concorso di progettazione per la nuova sede dell’Istituto Tecnico Tecnologico Fermi da realizzare nell’area di 35 mila mq del quartiere Madonna delle Grazie concessa dall’Amministrazione Comunale.
Il bando, che che ha una dotazione finanziaria di 440 mila euro derivanti da fondi del PNRR, ha lo scopo di individuare una proposta progettuale capace di rispondere alle esigenze di una scuola che ad oggi ospita 1400 studenti sparsi in tre diversi edifici.
Sfogliando le linee guida stilate dalla Provincia per la progettazione emerge l’intenzione di puntare sulla creazione di un campus vero e proprio integrato con il quartiere, un punto di riferimento per la vita sociale, culturale e sportiva.
L’edificio in senso stretto dovrà contenere 56 aule, 13 laboratori, 10 officine e due palestre, mentre nelle aree esterne è prevista la presenza di impianti sportivi, percorsi pedonali, area spettacolo, parcheggi e verde pubblico. Per rafforzare il ruolo sociale della scuola è importante la predisposizione di adeguati spazi collettivi come un auditorium, la biblioteca, un bar e laboratori capaci di ospitare eventi formativi e divulgativi rivolti alla cittadinanza.
Per la realizzazione dell’opera dovranno essere utilizzati materiali a basso impatto ambientale e con elevati standard energetici.
Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è fissato nelle ore 21.00 di lunedì 3 aprile.
Una apposita commissione giudicatrice valuterà gli elaborati e individuerà il progetto migliore cui andrà un premio di circa 203 mila euro, mentre le proposte piazzate sino al quinto posto otterranno premi compresi tra i 52 mila euro e i 21 mila euro.
La procedura è disponibile sulla piattaforma tuttogare della Provincia di Brindisi ed è consultabile sul sito internet del Comune di Francavilla Fontana.
“Con questo bando – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – prende forma il progetto del nuovo Fermi. Pianificare un’opera pubblica così rilevante dal punto di vista economico non può prescindere dal calcolo degli impatti sulla vita sociale, culturale ed economica del quartiere. Per questo è importante puntare su una scuola sempre aperta, capace di dialogare con il mondo esterno e che non teme le sfide del contemporaneo.”