Il nuovo presidente dei Federparchi, Luca Santini, è noto alle cronache per essere un cacciatore. Una scelta grave che potrebbe non garantire al meglio la tutela della biodiversità. La nomina di un cacciatore alla guida di Federparchi, che riunisce e rappresenta gli enti gestori delle aree protette italiane, ci preoccupa e appare in contraddizione con lo stesso Statuto dell’associazione nel cui preambolo si afferma che “le aree protette rivestono un ruolo primario nella conservazione della biodiversità”.
Così in una nota l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che ricorda come già la sua elezione a presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi fu per lo stesso motivo contestata dalle associazioni ambientaliste e animaliste.