“Il presidente Emiliano ha deciso di andare avanti come un caterpillar sulla costituzione del nuovo soggetto pubblico AGER-ASECO per lo smaltimento dei rifiuti, nonostante una serie di rilievi sollevate anche alla Corte dei Conti. Gli ultimi in ordine di arrivo in quella che si prospetta una grande operazione di gestione del potere, dove persino sindaci di centrosinistra sostengono di non conoscere i dettagli industriali e l’AGER utilizza le risorse dell’Ecotassa per acquistare il 40% dell’ASECO nonostante quelle risorse – per legge regionale – devono essere destinate ad altri scopi, fra i quali abbassare la tassazione (TARI) che in Puglia è fra le più alte.
“A poco più di un anno dall’approvazione del Piano Rifiuti, Emiliano è stato capace di tirare fuori dal cilindro questo ‘capolavoro’ societario con l’ASECO che ha un solo impianto sequestrato e bilanci in passivo, ma che deterrà il 60% del capitale promettendo tariffe scontate: come a e a chi? Un mistero, né il piano industriale, men che meno quello economico è a conoscenza dell’ANCI, né oggi è stata fatta chiarezza su chi e come ha votato a favore.
“Siamo alle solite, nella Puglia di Emiliano quando bisogna risolvere tour-court un problema che si è lasciato incancrenire per anni, come la mancata chiusura del ciclo dei rifiuti, ecco che il presidente sforna una nuova poltrone. In questo caso vista la grandezza della società siamo in presenza di un vero e proprio divano a più posti. E a pagare sono solo e sempre i pugliesi.”