“L’audizione di stamattina ci ha fornito chiarimenti sull’operazione che  porterà alla costituzione della società regionale per la gestione integrata dei segmenti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e di trattamento dei fanghi provenienti dall’attività di depurazione.

Costituzione che, da quanto abbiamo appreso, a seguito della deliberazione del Comitato dei Delegati dell’Ager (costituito da un rappresentante comunale per ciascuna provincia) dello scorso 3 marzo, è ormai stata approvata. Pur consapevoli che il Comitato dei Delegati rappresenti l’organo di indirizzo politico all’interno dell’Ager, resta ancora da chiarire l’effettiva condivisione dell’operazione da parte dei Comuni, considerato che Anci Puglia ha espresso riserve dovute al fatto che non sia ancora pervenuto un documento sul ruolo effettivo dei Comuni nell’ambito della nuova società e che nel corso della conferenza che si è tenuta la scorsa settimana, convocata dalla presidente dell’Ager per illustrare l’operazione a tutte le amministrazioni comunali, sono emerse perplessità da parte di alcuni Comuni. Non siamo pregiudizialmente contrari alla nuova società, ma una operazione di tale portata per la gestione pubblica del ciclo dei rifiuti avrebbe dovuto avere un maggiore approfondimento a livello consiliare ben prima dell’adozione di tutti gli atti deliberativi da parte di Aqp e Ager. Sembra che la società sia pronta, ma i Comuni no”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante a margine delle audizioni in V Commissione Ambiente

“Nonostante la finalità principale della nuova società  – continua Galante – sia la realizzazione di nuovi impianti pubblici,  in audizione non sono state chiarite le prospettive future sulla realizzazione di questi siti e sulla possibile localizzazione degli stessi che ormai attendiamo da anni. Per gli unici due impianti di trattamento della FORSU di Ginosa e Brindisi, per i quali è certo l’affidamento della gestione alla nuova società, la tariffa di conferimento è stata individuata in 98 euro a tonnellata, notevolmente più bassa rispetto alle tariffe praticate dagli impianti attualmente in esercizio.

Per la parte finanziaria, l’operazione prevede l’acquisizione da parte dell’AGER di una partecipazione del 40% in ASECO, attingendo dall’ecotassa, nonostante non appaia sufficientemente chiaro se le risorse dell’ecotassa possano essere effettivamente impiegate per simili operazioni. Un altro aspetto su cui abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti, che auspichiamo di poter avere nella prossima audizione

Riconosciamo l’importanza di  realizzare un sistema impiantistico di natura pubblica, potenziando la capacità di trattamento sia dei rifiuti urbani, in particolare della FORSU, che dei fanghi di depurazione, anche attraverso soluzioni tecnologiche innovative ed integrate tra loro, soprattutto  in considerazione delle carenze impiantistiche che sino ad oggi hanno determinato maggiori oneri per l’utenza. Tuttavia è bene che i Comuni condividano pienamente la scelta operata e la definizione della relativa governance, in modo da renderli concretamente protagonisti delle decisioni in seno alla nuova società”