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Giochi Mediterraneo, Pagano (PD): Con Commissario Fitto mette le mani su risorse stanziate. Non esiste alcuna correttezza istituzionale.

 “Ancora una volta nel giro di pochi mesi, il Ministro Fitto riesce a mettere le mani sulle risorse di un’iniziativa importantissima, come in questo caso i Giochi del Mediterraneo di Taranto del 2026, per piegarne l’uso agli interessi della propria parte politica. A essere commissariato non è il Comitato Organizzatore, che insieme ad ASSET della Regione Puglia ha dimostrato coi fatti di non avere responsabilità nei ritardi, ma gli stessi interventi che si devono eseguire.”
Così, Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico, in merito all’emendamento a firma FdI approvato dalla Commissione Bilancio del Senato nell’ambito dell’esame del decreto-legge “PNRR”.
“Se l’obiettivo fosse stato davvero accelerare la realizzazione delle opere, il Governo e il Ministro Fitto avrebbero potuto semplicemente stanziare i 150 milioni che mancano e che reclamiamo da più di 2 anni e per cui esiste già un elenco dettagliato delle opere da eseguire con relativo cronoprogramma. Il Commissariamento approvato, invece, ha evidentemente tutt’altro scopo: appropriarsi delle risorse già messe in campo grazie al PD e farle gestire in prima persona da qualche fedele sodale della sua parte politica.”
“Come si fa – continua Pagano – a dire che il commissariamento garantirà la consegna tempestiva dei lavori, se solo per la nomina del Commissario e la predisposizione del programma di interventi, si perderanno 3 mesi? Senza parlare, poi, di tutto il tempo che passerà prima che quegli stessi interventi siano approvati con i decreti del Ministro Fitto.”
Allora – conclude il deputato dem – non facciamo finta di non guardare ciò che sta succedendo: Raffaele Fitto ha “venduto” i Giochi del Mediterraneo, tagliando completamente fuori gli enti locali interessati solo perché di segno politico opposto al suo, per accentrare ancora una volta il potere di decidere sui soldi nelle sue mani. Ma così facendo non capisce che i ritardi si accumuleranno e Taranto rischia seriamente di perdere un’occasione unica per il suo sviluppo.”

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