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BRINDISI.8 PRINCIPI PER RAFFORZARE LA RETE DEGLI SPAZI URBANI DELLA CITTÀ DI BRINDISI Presentato il Manifesto di Case di Quartiere

È stato scelto uno spazio simbolico come la Sala della Colonna per la sottoscrizione del Manifesto delle Case del Quartiere. Oggi, giovedì 27 aprile 2023, alla presenza del Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, della Dirigente del settore Programmazione economica e sviluppo Gelsomina Macchitella e degli enti gestori di 9 Case di Quartiere, è stato presentato il documento costituito da 8 principi fondanti la rete degli spazi urbani orientati allo sviluppo sociale e culturale della città di Brindisi.

Si tratta di uno dei risultati previsti dal Progetto di Case del Quartiere finanziato dal POR PUGLIA FESR-FSE 2014-2020 (Asse Prioritario III – Azione 3.2. – Asse prioritario IX – Azione 9.3. Programma regionale “Pugliasocialein” Hub di Innovazione sociale) che, a partire da marzo 2022, ha supportato un percorso sull’identità degli spazi sociali e culturali dati in gestione dal Comune a soggetti privati per favorirne la valorizzazione e l’utilizzo da parte dei cittadini e la nascita di luoghi per la promozione dell’innovazione e della partecipazione all’interno dei quartieri.

Tra laboratori, incontri e formazione, il Progetto Case di Quartiere ha portato alla nascita del Manifesto: un documento in otto punti che raccoglie gli elementi che caratterizzano gli spazi, tutti diversi tra loro per vocazione, localizzazione e fisionomia, ma accumunati da valori e da un’idea di sviluppo sociale ed economico basata sulla sostenibilità.

Il Manifesto racconta il presente e allo stesso tempo gli obiettivi futuri. Intende essere uno strumento di lavoro per tutti gli operatori, le associazioni, i cittadini che internamente prendono parte come soggetti attivi alla vita delle Case. È un documento simbolico per la città di Brindisi che attraverso politiche di rigenerazione urbana, punta sul riuso e la rifunzionalizzazione del suo patrimonio immobiliare. Le case di Quartiere sono beni culturali di interesse storico, beni confiscati alla mafia, spazi inutilizzati in quartieri di periferia, accumunati da voler essere “case” per la comunità, luoghi di inclusione ed esempi di come la pubblica amministrazione possa collaborare con i soggetti privati al raggiungimento del benessere collettivo per essere più vicina ai cittadini.

Grazie al Manifesto, che verrà diffuso anche attraverso un’apposita campagna di comunicazione, sarà ora più semplice comprendere il ruolo e l’utilità sociale delle Case di Quartiere, e favorirne la frequentazione da un numero sempre più ampio di cittadini.

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