In queste settimane nella città di Brindisi, o almeno in quella parte minoritaria di cittadini che segue da vicino le dinamiche pubbliche e politiche, vi è grande fermento per la chiusura delle liste elettorali, della ricerca degli ultimi reclutamenti a candidato Consigliere Comunale e Sindaco, e dei relativi programmi che caratterizzeranno le azioni della prossima Amministrazione del Comune capoluogo.
Per la verità è evidente che le attenzioni prioritarie della politica locale siano più dirette ai nomi ed ai candidati piuttosto che ai programmi ed alle azioni da mettere in campo per il futuro di Brindisi. La poca attenzione ai programmi, alle idee e alle azioni da mettere in campo nella futura azione amministrativa è da tempo un punto debole delle proposte politiche a tutti i livelli con il risultato che anche quando si riesce a mettere assieme liste capaci di spuntarla numericamente nel confronto elettorale si risulta concretamente poco incisivi sul piano progettuale o peggio ancora litigiosi sulle direzioni da prendere una volta arrivati nel Palazzo.
Il Sindacato è un soggetto politico a pieno titolo anche se non ha nella sua missione la partecipazione diretta o il parteggiamento per alcun candidato o raggruppamento politico. Di certo, però, la voce del «Sindacato delle persone» è netta e chiara sulle direttive di fondo di cui Brindisi necessita in un periodo di forte «transizione» e «cambiamento d’epoca» quale quello che stiamo vivendo.
Legalità e lavoro sono le due stelle polari che dovranno impegnare la prossima Amministrazione Comunale e sui quali confidiamo di trovare trasversale sensibilità nelle proposte politiche che si presenteranno al giudizio dei brindisini.
Legalità è la cornice al di fuori della quale nessuna azione e progetto, anche la più meritoria, può trovare legittimazione. La città di Brindisi ha già vissuto nel recente passato troppi episodi nei quali l’attività amministrativa è stata posta sotto i riflettori ed occorre scongiurare qualsiasi deriva illegale o illegittima in ogni campo della vita amministrativa. Ciò anche considerando l’alto numero di casi e Comuni sciolti per varie forme di illegalità che ha caratterizzato la nostra provincia negli ultimi anni.
Il lavoro dovrà essere la direzione che ogni iniziativa e proposta amministrativa dovrà seguire. A partire dalla difesa e dalla tutela dei posti di lavoro esistenti, con attenzione particolare a situazioni industriali o nel settore agricolo, artigianale, commerciale e manufatturiero che rischiano maggiormente di subire le grandi trasformazioni del nostro tempo. Accanto alla salvaguardia di ciò che c’è, la promozione attiva, propositiva, innovativa e creativa di nuove opportunità di lavoro per la grande piaga della disoccupazione, soprattutto giovanile, che crea le condizioni per il malessere sociale che è terreno fertile per la criminalità di ogni forma.
Molti altri sono gli ambiti sui quali la città attende risposte e toccherà alla sensibilità ed al genio politico di ogni raggruppamento declinarne i singoli aspetti. La UIL di Brindisi, il Sindacato delle persone, ribadisce che la legalità ed il lavoro sono i due assi portanti sui quali ogni proposta dovrà misurarsi.
Su questo chiediamo che ogni gruppo politico e candidato che si presenterà ai brindisini nelle prossime settimane chiedendone il consenso possa #ProgrammareOltreEmergenze, come il metodo del nostro Sindacato sta da tempo stimolando a fare.
Perché a Brindisi si progetti #OltreLeEmergenze.