«Bene la volontà del governo e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sulla sicurezza però ribadiamo che molte volte sono state dette tante parole non seguite dai fatti, speriamo che questa volta si vada contro tendenza perché riteniamo che la percezione di insicurezza sia molto più grave di quanto si vuole fare credere.
La differenza tra rischio reale e rischio percepito è, infatti, non di poco conto. Il livello di insicurezza percepito dai cittadini sulla sicurezza – sebbene non corrispondente dalla diminuzione dei reati – è palese. Infatti, la quota di quanti si sentivano sicuri negli anni scorsi erano il 47,5%. Nel 2023, più di un cittadino su quattro si definisce insicuro nel luogo in cui abita. Addirittura al Sud (30,5%) e nelle Isole (38,4%), dati Eurispes. Per mutare queste percezione bisogna educare alla legalità. Il tema deve assumere una rilevanza prioritaria nel dibattito politico/istituzionale: la sicurezza deve rappresentare uno degli argomenti centrali nella comunicazione politica e in quella degli organi d’informazione»-così in una nota Antonio Nicolosi segretario generale Unarma