Confimi Puglia :”OSPITARE IN PUGLIA IL G7 E’ IL GIUSTO RICONOSCIMENTO AL LAVORO STRAORDINARIO DELLA NOSTRA INDUSTRIA”
Il Presidente di Confimi Industria Puglia Sergio Ventricelli, dopo l’annuncio della presidente del Consiglio.
“La Puglia è un motore economico straordinario, oltre che culturale e sociale. Ospitare il G7 (il gruppo dei sette maggiori Stati economicamente avanzati del pianeta n.d.r.) nella nostra regione, è il giusto riconoscimento verso questo principio basilare per il nostro sviluppo. Un riconoscimento assoluto verso noi industriali che, quotidianamente, costruiamo percorsi ai più invisibili, dotando questa regione di un dna moderno e audace”. Così Sergio Ventricelli, presidente di Confimi Puglia e vice presidente nazionale di Confimi, con delega alle Infrastrutture e alla Ricerca, a seguito della notizia che vedrà la Puglia a far da scenario al G7 a guida italiana in programma a giugno del 2024, come annunciato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Hiroshima, a margine proprio dell’Ultimo G7. “Al netto di un ruolo sociale e culturale da autentica “cerniera” tra Est e Ovest – continua Ventricelli – la Puglia è una regione con un’alta capacità produttiva, divenuta una locomotiva per un’ampia area del Paese, troppe volte però si è deciso di valorizzare in via prioritaria solo alcune fasce economiche, promuovendo poco e male altri comparti fortemente strategici, come la manifattura. Questa assegnazione, che non ha precedenti per la nostra regione, la pone al centro del mondo non solo per talune peculiarità sociali ma anche per un collaudato sistema industriale basato sulla ricerca e l’innovazione.
Abbiamo un anno per prepararci e farci trovare pronti, dimostrando al mondo intero la straordinaria accoglienza della nostra gente tutta, ma anche la visione e la lungimiranza delle nostre aziende chiamate a costruire traiettorie sistemiche, basandosi spesso sulla mera resilienza dei loro fondatori. Principi cardini con cui la nostra Confederazione sta lavorando silenziosamente anche per la ricostruzione dell’Ucraina, nel segno di una storia millenaria che vede questa regione la piattaforma ideale, per gli scambi culturali, logistici e industriali”.