Pregiatissimi, negli ultimi mesi si sono fatti passi avanti negli incontri tra Codeste autorità e le Associazioni Professionali a carattere sindacale. Dagli incontri abbiamo notato un cambio di passo, divenuto oramai indispensabile, affinché le Associazione possano essere messe in condizione di operare. Detto ciò, vogliamo stigmatizzare alcuni atteggiamenti che vanno nel senso contrario ovvero, Comandanti di vertice che ancora si ostinano a non riconoscere appieno le Associazioni, sminuendone il ruolo, omettendo altresì di ottemperare
alle varie circolari emanate sia dal Ministero della Difesa che dal Comando Generale, non ultima la nota riferita all’incontro, di Codesto Ministro della Difesa dell’8 maggio u.s., dove si definisce in apertura del testo:
il tema delle APCSM costituisce un argomento di primaria importanza per il quale si ha la responsabilità di definire al meglio le procedure e le modalità attraverso le quali declinare le specificità della Difesa con il diritto sindacale. E’ fondamentale, (si usa proprio questo aggettivo) inoltre porre i confini dettati dalla specificità delle FF.AA senza, al
contempo, far sentire le APCSM meno importanti rispetto alle OO.SS. E’ necessario, pertanto, studiare ogni passo per vincere questa sfida le cui conseguenze – positive o negative – dipenderanno da come oggi si imposteranno le relazioni sindacali…….
Nel contesto della nota, tra le cose importanti sottolineate dai vertici delle Forze armate, al secondo punto si evidenzia: curare al meglio la comunicazione, sia interna, sia esterna.
Detto ciò ci sovviene un pensiero: di quale comunicazione si parla se le circolari emanate e i rapporti tra il Comandante Generale e i Vertici dell’Arma vengono sempre disattese ovvero, si procede in ordine sparso?
Ci riferiamo, agli inviti alle manifestazioni, in questo caso a quelle dei cambi di vertice al Comando Scuole dell’Arma, dove tra la pletora di invitati, manca l’invito ai dirigenti delle APCSM. E’ cosi che si da quella importanza declarata dalle circolari? Oppure si procede con atti che allontanano anziché avvicinare le associazioni? Noi optiamo per quest’ultima!
Cordialità.