Cobas Brindisi:Drammatica situazione Santa Teresa
Il Sindacato Cobas ha svolto una assemblea oggi, Mercoledì 14 Giugno, con i lavoratori della Santa Teresa, fortemente preoccupati per le voci che girano sulla chiusura della società.
Alle già dichiarate difficoltà economiche esposte nei mesi scorsi dal Presidente della Provincia, Toni Matarrelli, in quanto lo Stato non finanzia le province sembra che si aggiunga una altra grossa tegola.
Si discute in queste ore alla Provincia di Brindisi negli uffici preposti se alcune fatture presentate dalla Santa Teresa siano esigibili o meno.
Nell’ipotesi che le fatture emesse non siano esigibili e che il bilancio vada in negativo si rischia , secondo le leggi vigenti, la chiusura immediata perché si sorpassa il limite massimo di bilanci in negativo.
Ricordiamo che gli ultimi ammortizzatori sociali utilizzati dalla Santa Teresa,che coinvolge ad oggi una ventina di lavoratori, finiscono inderogabilmente al 30 Giugno per non avere più nessuna possibilità.
Di fatto per riprendere le attività si dovrebbe chiudere la Santa Teresa 1 ed aprire la Santa Teresa 2.
Ci auguriamo che ciò non avvenga e che si trovi una soluzione a questa tegola .
Si stava lavorando in queste settimane a trovare dei fondi utili a superare l’estate per poi sperare in una legge in autunno che rifinanziava le Province.
Il Cobas ha avanzato alla assemblea delle proposte di iniziativa:
-Venerdì 16 Giugno informare i lavoratori sui risultati della riunione dell’Ente che si svolgerà domani Giovedì 15 Giugno su Santa Teresa .
-Martedì 20 Giugno alle ore 12,00 richiesta di incontro dei lavoratori della Santa Teresa con il Presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, per fare il punto della situazione.
-Giovedì 22 Giugno manifestazione a Bari alla Regione a cui chiedere che vengano inviati i finanziamenti già programmati .
Il Cobas , prima che precipitasse la situazione , aveva chiesto una riunione d’urgenza del “Comitato di Monitoraggio” alla Task Regionale sulla Occupazione guidata dal Presidente Leo Caroli.
Da più azioni coordinate dobbiamo riuscire a costruire la soluzione occupazionale , che oggi sembra molto lontana.
Per il Cobas Roberto Aprile