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Barone in Commissione Speciale illustra i progetti per i minori messi in atto dalla Regione Puglia

“Le notizie di cronaca sulle baby gang e su episodi di violenza che vedono coinvolti ragazzi sempre più giovani richiedono interventi urgenti. Come Regione Puglia stiamo dando grande attenzione ai minori, sia per quello che riguarda la presa in carico, che per l’inclusione sociale attiva dei minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Lo ha dichiarato l’assessora al Welfare Rosa Barone ascoltata oggi in audizione in Commissione di Studio e Inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia. 

“Assieme al Garante regionale dei diritti del minore Ludovico Abbaticchio abbiamo istituito il tavolo inter-istituzionale per il contrasto alle povertà educative, previsto da una mozione approvata dal consiglio regionale nel 2021. Abbiamo anche reso di fatto operativa la legge regionale per il contrasto al bullismo e cyberbullismo presentata nel 2018 dalla collega Grazia Di Bari, attraverso il Protocollo di Intesa tra il Dipartimento al Welfare e l’Ufficio Scolastico Regionale. Con l’avviso pubblicato in seguito alla firma del protocollo e finanziato con 200.000 euro previsti nello scorso bilancio di previsione, abbiamo previsto attività di sensibilizzazione e di informazione dedicate a studenti e famiglie, nonché l’istituzione di sportelli di ascolto.

Come assessorato al Welfare  – continua Barone – abbiamo incardinato a gennaio 2022 il progetto Humus della durata di 18 mesi, inserito nel Piano delle Politiche familiari del Ministero e finanziato con 650.000 euro, che ha visto interessati 6 gli ambiti territoriali.  Il Progetto ha l’obiettivo di costruire un modello regionale di presa in carico delle famiglie e dei minori per garantire percorsi integrati e globali. Sono quattro le linee di azione: implementazione del monitoraggio quali – quantitativo dei servizi per minori e famiglie per cui sono stati realizzati 16 focus ed è in fase di elaborazione il report finale; attività formativa costante per gli operatori coinvolti nella presa in carico di minori e famiglie che fino a giugno ha visto circa 380 partecipanti; ricognizione delle esperienze virtuose replicabili e realizzazione di attività innovative nella costruzione delle reti delle famiglie per cui sono stati attivati incontri sui territori per programmare e coprogettare interventi di valorizzazione del protagonismo delle famiglie e sono stati realizzati 33 eventi. Ultima azione riguarda il  monitoraggio e messa in rete delle esperienze più significative in materia di accoglienza familiare e prevenzione dell’istituzionalizzazione. In particolare è stato monitorato il Programma Pippi  per cui hanno presentato progetti 37 Ambiti Territoriali Sociali su 45 e l’affido su tutto il territorio regionale con 10 focus realizzati, e il report finale che sarà pronto nei prossimi mesi. 

Altro intervento a cui teniamo particolarmente è quello per la realizzazione di percorsi inclusione sociale attiva rivolti a minori e giovani in età da lavoro, sottoposti a provvedimenti penali dell’Autorità Giudiziaria Minorile. Parliamo di una misura  socio assistenziale sperimentale, che vede la collaborazione tra la Regione Puglia e il Centro per la Giustizia Minorile per la Puglia e la Basilicata e si colloca all’interno del ReD. I destinatari sono i giovani che abbiano assolto l’obbligo scolastico, di età non superiore ai 25 anni. Tra le iniziative messe in atto ci sono tirocini per l’inclusione sociale e/o forme similari, corsi di formazione, la partecipazione a iniziative e laboratori per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di un lavoro, partecipazione ad attività culturali in una prospettiva di cittadinanza attiva e solidale. I giovani che aderiscono al progetto ricevono un’indennità economica dai 250 ai 500 euro mensili. L’intesa ha la durata di due anni e per la realizzazione delle attività previste sono stati stanziati 1.500.000 euro. 

Con il Progetto  ‘Ripartiamo insieme 2’ finanziato da Cassa delle Ammende, Regione Puglia e Ambito territoriale sociale di Cerignola (che è anche soggetto attuatore) per un importo complessivo di 255.000,00 euro, diamo vita ad azioni in favore delle vittime di reato e qualificazione dei servizi. In particolare il cofinanziamento regionale  di 60.000 euro è interamente destinato agli orfani speciali, le cui madri sono state vittime di femminicidio, che in Puglia si concentrano nella provincia di Foggia. Sappiamo che tanto c’è ancora da fare e stiamo continuando a lavorare a più livelli per rafforzare la prevenzione specialmente con iniziative nei luoghi maggiormente frequentati dai nostri giovani.Continuiamo a tenere massima l’attenzione e a lavorare assieme a tutti gli attori interessati”..

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