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I Liceali del Marzolla Leo Simone Durano portano a casa un po’ di premi.

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Al Concorso artistico- letterario “Franco Arina”, promosso dalla famiglia del compianto sindaco di Brindisi, con una giuria formata dalla Prof.ssa Filomena Arina, dall’ Avv. Vincenzo Guadalupi, dall’Ing. Gianfranco Perri, dal Dott. Angelo Sconosciuto, dall’Avv. Francesco Silvestre, che proponeva agli studenti di rappresentare in un elaborato la Brindisi nel suo futuro sviluppo, il Polo Liceale brindisino guadagna vari premi. Primo premio ai “Totem Digitali per Brindisi” di Andrea Sanna, classe II A dell’Artistico “Simone”, ex aequo con una studentessa del “Morvillo- Falcone”. La Commissione ha decretato la pubblicazione di alcuni elaborati, tra i quali quello di Simone Strippoli, della classe II A del Marzolla, di Filippo Consoli, della classe IV B del Marzolla, di Marianna Piscopiello, della classe V C del Marzolla; di Elisa Maria Cassiano della II B del Simone, Lara Durante (che ha realizzato un dipinto), della II A del Simone, Elena Saponaro, della II A del Simone. Soddisfazione del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Carmen Taurino, ma anche dei docenti che “dietro le quinte” hanno seguito i ragazzi: i Proff. Almiento, Gorgoni, Perrone, Ciracì, Vadalà per il Liceo Simone, Monteverdi e Del Prete per il Liceo Marzolla. Per tutti questi lavori l’onore della pubblicazione nei prossimi mesi. Riportiamo le riflessioni di Andrea Sanna: “Mantenendo vivo lo spirito di Franco Arina, ho deciso di aderire a questo concorso, realizzando un progetto che contribuisca al miglioramento della città. Ho progettato un’idea per far conoscere la storia della città di Brindisi a cittadini e turisti, installando dei pannelli (totem digitali) situati nei punti più importanti della città. Per l’accensione del pannello si dovrà inserire una moneta, dopo aver fatto questo si avrà l’accesso a video, immagini e audio in varie lingue”. Con Simone Strippoli anche noi immaginiamo la periferia di Brindisi un domani: “Decido poi di visitare la periferia. Allora mi dirigo all’uscita del porto, noleggio una bici e pedalo fino alla periferia, costeggiando la costa, grazie a lunghissime piste ciclabili. Noto …che la città è stata abile a valorizzare le periferie, effettuando una trasformazione di quelle vecchie e non una distruzione di esse”. Invece, rubando le parole a Filippo Consoli, sentiamo di dire: “In conclusione, il futuro che vedo per Brindisi è quello di una città dinamica, proiettata verso l’avvenire, ma legata indissolubilmente alle sue antiche radici, costituita da cittadini consapevoli, che amano la propria città e ciò che essa ha da offrire, e amministrata da politiche oneste, volte al benessere degli abitanti, dai più giovani ai più anziani. Una sorta di angolo di paradiso tra il celeste del cielo, il blu del mare e il rosso della terra rovente”. E ancora, con Marianna Piscopiello, pensiamo: “Se i miei genitori sono per me i depositari dei ricordi legati a questa città, io voglio essere, invece, il volano del suo sviluppo futuro. Se partirò tra breve per seguire un sogno di formazione all’estero, voglio, però, pensare di tornare e offrire alla mia terra le mie conoscenze e le mie esperienze”. Lara Durante, della classe II C del Liceo Artistico, con il suo dipinto ha voluto rappresentare “un porto aperto sul mondo”, con il commento  di Elisa Maria Cassiano: “Un racconto visionario, fra sogno e realtà, con gli occhi di un’adolescente che ha le idee chiare per il bene collettivo della propria città”. Il tema della restituzione alla propria Brindisi quanto essa ha dato, pur tra luci ed ombre, in termini di umanità, di cultura, con il bagaglio però più ricco di conoscenze e competenze acquisite anche altrove, ci sembra la cifra autentica dell’amore per Brindisi, che questo concorso ha destato o ravvivato.


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