Assistiamo, ancora una volta, ad una interruzione di pubblico servizio. L’improvvisa chiusura del reparto di chirurgia dell’ospedale di Ostuni significa ledere il diritto ad essere curati. Tantissime le persone che in questi giorni avrebbero dovuto sottoporsi ad intervento chirurgico e tante altre, invece, in lista d’attesa nel nosocomio della Città Bianca. Come Fials siamo fortemente preoccupati per questa decisione dell’Asl di Brindisi, così come per quella di disporre che i chirurghi in servizio ad Ostuni prestino temporaneamente la propria attività presso il Perrino di Brindisi. Ma, soprattutto, condividiamo le perplessità del sindaco Angelo Pomes circa le modalità con cui questo provvedimento è stato adottato. Non è possibile che decisioni tanto importanti vengano prese senza alcun incontro preventivo per valutare eventuali alternative o soluzioni meno penalizzanti. Accogliamo l’invito che il sindaco Pomes ha rivolto al Presidente Emiliano ed al Commissario della ASL di Brindisi Gorgoni a sospendere tale disposizione ed a trovare, insieme, un’ipotesi alternativa per gestire l’emergenza, con l’obiettivo di garantire l’attività ordinaria sui tre presidi di Brindisi, Francavilla e Ostuni e la centralizzazione di tutte le emergenze di chirurgia generale presso il Perrino di Brindisi. E come Fials siamo ben lieti di accogliere l’invito dello stesso sindaco di Ostuni a partecipare al tavolo che intende organizzare nei prossimi giorni proprio per meglio approfondire della situazione generale del presidio ospedaliero di Ostuni.
Elena Marrazzi (Segretario Nazionale FIALS)