La necessità è in un dialogo continuo verso una politica “di Svolta” costruttiva e partecipativa che possa superare le tante vertenze in atto da tanto tempo. 

Il riferimento è nel documento “Modello Brindisi”, apprezzato e sottoscritto da tutti i livelli. Oggi le risorse economiche per la crescita ci sono, ma la realtà in questi anni è stata di tanti “proclami” e non di “atti concreti” per la crescita. La crisi prima del 2020 e durante questi anni di pandemia è stata pesante. Non sono stati esaustivi gli investimenti, anzi questi sono stati frenati a scapito dei servizi di welfare, del porto, dell’agenda digitale e del manifatturiero. Ritengo che fare ricerca nei nostri laboratori di Ricerca, possa essere un incipit importante per collegarsi e costruire rete nei vari settori dall’informatica alle biotecnologie agroalimentari e alle tecnologie industriali. 

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dell’Italia è stato approvato a livello europeo il 13 luglio 2021, prevede la realizzazione di 132 investimenti e 63 riforme, cui corrispondono 191,5 miliardi di euro finanziati dall’Unione europea, da impiegare nel periodo 2021-2026 attraverso l’attuazione delle 6 Missioni, che rappresentano le aree tematiche su cui intervenire e coerenti con i sei pilasti individuati nel Regolamento (UE) 2021/2411 (transizione verde, trasformazione digitale, crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, coesione sociale e territoriale, salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, politiche per la prossima generazione)

Questi fondi potrebbero servire a realizzare il “Modello Brindisi”; il quale è punto di forza rispondente alle politiche attive di coesione sociale e territoriale al fine di realizzare occupazione e ripresa economica nelle perfomance da salvaguardare ciò che si è costruito e soddisfare i bisogni della città.

Il sindaco Dott. Giuseppe Marchionna e il suo Governo hanno la responsabilità per la realizzazione degli investimenti nell’indirizzo di favorire le imprese, i lavoratori e i cittadini del territorio che dovrebbero essere beneficiari e protagonisti delle trasformazioni economiche e sociali che il Pnrr intende promuovere. 

 I dati occupazionali del 2023, secondo l’(Organizzazione Internazionale del Lavoro) dal titolo “le misure a supporto di lavoratori e imprese durante la pandemia di Covid-19 in Italia”, collocano Brindisi a +17,3% fra le province pugliesi, una crescita soprattutto maschile, mentre quella femminile risulta tra gli ultimi posti dell’Osservatorio. Questa è, in particolare, nei settori del terziario, mentre giù sono l’industria e l’agricoltura. 

È necessario, quindi nei settori in crisi, aprirsi a nuove idee, condividere insieme indirizzi per collaborare con imprenditorie industriali, commerciali, artigianali per sentirsi partecipi al cambiamento. 

Il Cambiamento è l’occasione ghiotta per dare una svolta alle politiche remote e sentirsi partecipi verso una città che ha bisogno di un nuovo umanesimo.

Brindisi sente la necessità di ripartire da ciò che è stato distrutto. È necessario, di conseguenza, un confronto con tutte le parti sociali per discutere del porto, dell’aeroporto, della sanità e di tutte le Vertenze, aperte sul territorio. Le Mission 5 e 6 “inclusione e coesione” e “Salute e resilienza” sono necessarie a rafforzare la partecipazione al mercato del lavoro e del Welfare sociale.

Nella “Svolta” occorre pensare alle sfide da supportare sul pianeta salute, lavoro e Turismo per non dimenticare lo sviluppo del Porto, di tutti i cantieri aperti e dell’indotto brindisino e del perché questi che sono essenziali, risultano fuori dal contesto economico della Zes e dal Pnrr. Il tutto è riscontrabile nei cantieri urbani aperti, nei quali sono assenti le imprese e i lavoratori brindisini, che sono necessari all’economia del territorio e all’occupazione necessari, ma esiste il detto che “Brindisi è per i forestieri e non per i brindisini”. La speranza è che il cambiamento possa dare “una Svolta” al buon governo della città e che non allontani i giovani dalle proprie famiglie, ma possa essere città ospitale e di accoglienza. 

 

                Tonino Licchello

Componente Comitato UIlp Nazionale