L’interrogazione: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2023-001675_IT.html

“In data 15 febbraio 2023 la Commissione ha inviato un parere motivato all’Italia, non avendo quest’ultima pienamente rispettato la direttiva Nitrati e non avendo protetto le sue acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Fra le varie regioni, tale parere motivato riguarda anche la Puglia”. Lo scrive la Commissione europea rispondendo a una interrogazione dell’eurodeputata dei Verdi europei, Rosa D’Amato. “I nitrati provenienti dalle attività agricole sono una delle principali fonti di inquinamento delle acque – dice D’Amato – C’è una legge europea che fissa dei limiti, ma la situazione in Italia resta drammaticamente sopra le soglie previste, Puglia comprese. La Regione aveva approvato nel 2020 la revisione delle zone vulnerabili ai nitrati, che è il primo passo per adeguarsi alla direttiva Ue. Ma da allora non si è fatto più nulla per affrontare con azioni concrete l’inquinamento. E così i nitrati continuano a finire nell’acqua che beviamo e utilizziamo per cuocere i cibi. Ricordo che un eccesso di nitrati nel corpo umano può portare a un aumento del rischio di sviluppo del cancro allo stomaco e all’esofago. Ecco perché c’è una direttiva ad hoc. Ora, al danno si rischia di aggiungere la beffa: il parere motivato della Commissione è un passo avanti della procedura d’infrazione aperta da Bruxelles contro l’Italia per il mancato rispetto di questa direttiva. Se non agiamo, potremmo essere condannati a pagare pesanti multe”, conclude D’Amato.