POLIZIA, RINNOVO CONTRATTO: SIAP E ANFP SCRIVONO A MELONI E MINISTRI
Il segretario generale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, Giuseppe Tiani e il segretario nazionale dell’Associazione Nazionale dei Funzionari di Polizia, Enzo Letizia hanno inviato una lettera aperta al presidente del consiglio Meloni e ai ministri Zangrillo, Piantedosi in tema di rinnovo del contratto del comparto Sicurezza e Difesa scaduto a dicembre del 2021. “da tempo, nel dibattito pubblico come nelle sedi politiche, sindacali, accademiche ed istituzionali, si discute di sicurezza pubblica, complice certamente l’epoca storica in cui viviamo, nella quale la sicurezza si distingue come bene volatile, perche’ esposto ad un’innumerevole quantita’ di elementi imponderabili che mettono a rischio il suo declinarsi, un bene ed una funzione che certamente e’ tra gli architravi istituzionali delle societa’ democratiche e della nostra quotidianita’. Garantire una societa’ sicura impone di riconoscere alla sicurezza quel ruolo centrale che essa riveste nella vita dei cittadini sia sul piano individuale che collettivo. Se la sicurezza democratica o meglio: la sua costruzione e il suo mantenimento rappresenta uno dei paradigmi rispetto ai quali la societa’ regola il proprio agire, il metodo e l’analisi costituiscono gli strumenti attraverso i quali la sicurezza pubblica puo’ essere meglio costruita e mantenuta, poiche’ esso consente di conoscere le situazioni in cui essa puo’ essere messa a rischio. Al riguardo, il contratto e’ certamente uno strumento essenziale per migliorare le condizioni di lavoro e la sua organizzazione per l’impiego efficiente della cronica carenza delle risorse umane dedicate al mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica del Paese”.
“Cio’ premesso – continuano Tiani e Letizia -, anche le donne e gli uomini del Comparto Sicurezza devono far fronte ad una drastica riduzione del potere di acquisto delle loro retribuzioni a causa di un’inflazione che lo scorso anno ha raggiunto il 12,6% e nel primo semestre di quest’anno si e’ assestata al 10% secondo le stime al ribasso, oltre gli incrementi dei costi per i beni energetici e i tassi d’interesse quadruplicati per i mutui prima casa, cosi’ come la bolla per gli affitti nelle grandi citta’ metropolitane. Peraltro, in un contesto europeo ove gli stipendi italiani sono piu’ bassi di non meno del 12% della media europea, pari a 3.700,00 euro in meno l’anno della retribuzione complessiva, il cui divario cresce fino a 7.600,00 euro l’anno rispetto alla Francia ed a 8.000,00 euro in meno rispetto alla Germania. Sono alcune delle sintetiche ragioni, per cui riteniamo necessario aprire un tavolo di confronto con il Governo finalizzato allo stanziamento di adeguate risorse nella prossima legge di bilancio per il finanziamento del rinnovo del contratto e della specificita’ del Comparto Sicurezza, come noto scaduto il 31 dicembre 2021. Il contratto collettivo nazionale di lavoro e’ uno strumento essenziale per migliorare non solo le condizioni retributive del personale che lavora diuturnamente, ma anche per rendere piu’ efficiente l’unicita’ d’impiego dei servizi per la sicurezza dei cittadini e delle grandi infrastrutture, in particolare quelli tesi a prevenire e contrastare le criticita’ e le mafie che, notoriamente se assenti, incidono negativamente sulla sicurezza dei territori, impoverendo cosi’ lo sviluppo delle economie, rendendo aride le iniziative private delle micro, piccole e medie imprese”.