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MENTRE 7MILIONI DI ITALIANI VIVONO IN POVERTA ESTREMA. I CAPIGRUPPO DI MONTECITORIO RICEVONO UN AUMENTO DI 1200 EURO SULLO STIPENDIO

Mentre circa 7milioni di italiani vivono in povertà estrema, mentre milioni di pensionati percepiscono pensioni di 500 euro, mentre svariati milioni di invalidi devono vivere con vergognosi assegni mensili di circa 290 euro al mese, mentre i cittadini italiani sono sempre più attanagliati nella morsa degli aumenti sui prodotti di prima necessità, il caro bollette, il caro petrolio e quant’altro, mentre il contratto di lavoro della Polizia di Stato è scaduto da circa 500 giorni, 

l’ufficio di presidenza della Camera aumenta lo stipendio per i capigruppo di Montecitorio: indennità extra di 1.200 euro netti. Anche i presidenti delle componenti del gruppo Misto riceveranno l’indennità di cui sopra con una piccola differenza: sforbiciata della metà. Lo ha deciso l’ufficio di presidenza di Montecitorio con delibera 45/2023. A tal riguardo Antonio de Lieto e Franco Picardi segretari generali nazionali del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) e Polizia nuova Forza Democratica (PNFD) hanno dichiarato: Quanto deciso dall’Ufficio di Presidenza della Camera e votato da lor signori, a giudizio del LI.SI.PO. / PNFD – hanno proseguito de Lieto e Picardi – è uno “schiaffo” alle tante famiglie italiane che non arrivano a fine mese, ai milioni di pensionati che sopravvivono, ai clochard che non hanno nemmeno un tetto per dormire, al personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate che percepisco stipendi per niente adeguati con i tempi e, ai restanti cittadini italiani che fanno i lavori più umili e più rischiosi (vedasi le tante morti sul lavoro che, ricevono stipendi da fame. Giova evidenziare – hanno concluso de Lieto e Picardi – che, sebbene una sentenza della Corte costituzionale disponga il pagamento immediato del TFR del pubblico impiego, l’INPS non ottempera con il tacito silenzio tombale di lor signori politici ivi compreso i governanti. Tal riguardo i segretari generali de Lieto e Picardi hanno dato mandato ai propri legali per la messa in mora e relativi interessi maturati, nei confronti dei dirigenti responsabili appartenenti agli istituti di competenza.

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