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Autismo. Galante (M5S): “ Il contributo per le spese sanitarie risultato importante ottenuto grazie al Tavolo regionale. Ora serve lavorare per accelerare l’attivazione dei moduli”

“Dalla scorsa legislatura abbiamo chiesto la riattivazione del tavolo regionale sull’autismo, fermo da troppi anni, perché convinti che fosse la sede adatta in cui lavorare per affrontare i problemi più volte denunciati dalle famiglie. Quel tavolo è stato riattivato un anno fa e sta già ottenendo i primi risultati. In bilancio sono stati stanziati 5 milioni di euro per il fondo per l’autismo e lunedì la Giunta ha approvato i ‘criteri e modalità di assegnazione del contributo alle spese sanitarie sostenute dai cittadini con disturbi dello spettro autistico’, modificando  alcuni degli aspetti più critici e aumentando anche la platea dei potenziali destinatari. Se prima era previsto un rimborso spese solo per chi si affida alla terapia ‘ABA’, adesso il contributo potrà essere erogato anche per altre terapie. Auspichiamo che venga fatto un monitoraggio su questo, per avere un report delle diverse terapie e una rendicontazione delle spese sostenute. Ora però serve intervenire per attivare i moduli, i centri diurni e le strutture residenziali: il fabbisogno ne prevede complessivamente 82, ma al momento sarebbero attivi solo 17, una situazione che spesso costringe a ricorrere al privato e  fuori regione con costi notevoli che non tutti possono permettersi”. Lo dichiara il capogruppo del M5S e componente della Commissione Sanità Marco Galante.

“Ci sono centri per l’assistenza ai minori con lo spettro autistico – continua Galante –  che hanno un parere di compatibilità positivo dal 2019, e ad oggi non sono ancora attivi. Vanno fatti i controlli per capire il perché, dato che ci sono strutture in ritardo perchè non sono riuscite a completare i lavori di adeguamento a causa dell’emergenza pandemica, ma altre non sono interessate a partire a causa delle tariffe troppo basse. A queste strutture il parere di compatibilità va revocato o non riusciremo mai a completare il fabbisogno. Servono soluzioni anche per quello che riguarda la carenza di figure specializzate nella corretta presa in carico di bambini con lo spettro autistico: va garantita la formazione specifica per insegnanti, medici e pediatri di famiglia ed è necessario dotare i centri di specialisti come  i terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. In Puglia non sembra esistere in nessun ateneo il  corso di Studi in terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e bisogna lavorare con l’assessorato alla Formazione per dare vita a questo percorso. Aspetti su cui ci concentreremo anche in Commissione Sanità, dove chiederemo di ascoltare nuovamente il nostro rappresentante al tavolo sull’autismo, il dottor Calabrese, per capire a che punto è il lavoro dei tre sottogruppi e come poter intervenire in maniera efficace”.

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