Contrariamente a quanto viene diffuso da alcuni addetti ai lavori sugli organi di informazione  regionali e locali, descrivendo in modo catastrofico la stagione turistica in Puglia e nel Salento, i dati  della Confesercenti Asshotel della Provincia di Brindisi mostrano, per il territorio brindisino, un quadro  molto differente da quello dipinto in questi giorni a livello regionale e territoriale, confermando che  l’area turistica di Brindisi non ha subito il contraccolpo, mantenendo ospitalità e servizi. 

“Se si fa un primo bilancio dell’andamento delle presenze turistiche al 1° agosto – dichiara il Presidente  di Asshotel-Confesercenti Enzo Di Roma – e se si analizzano i dati del territorio della Provincia di  Brindisi, si conferma, per alcune strutture ricettive, l’andamento del 2022, decisamente buono, e il  confronto con il 2019, l’anno che ha preceduto la pandemia da Covid 19, è nettamente in positivo. 

L’incremento per alcune strutture attrezzate si attesta sull’8% nel mese di giugno e sul 3% in luglio. E’ chiaro che ci sono aree geografiche della Puglia, come il Gargano, che soffrono della mancanza di  infrastrutture; a questa carenza, poi, c’è da aggiungere la concorrenza dell’extra alberghiero che, nell’ultimo anno, ha aumentato la propria ricettività del 15%, deframmentando interamente il mercato”. 

Molto chiara anche la posizione di Confesercenti Asshotel sulla durata delle vacanze delle famiglie e  sul tanto sbandierato, ma non analizzato a fondo, aumento dei prezzi. “Le famiglie italiane – continua  Enzo Di Roma – hanno oggi un potere d’acquisto inferiore rispetto al recente passato, pari a 800 Euro  in meno all’anno. E’ evidente come la famiglia media debba per questo ridurre la durata delle proprie  vacanze dai 7-10 giorni di qualche anno fa ai 4-5 giorni di questo periodo storico. L’ aumento generale  dei prezzi hanno toccato anche il nostro settore ricettivo in riferimento alle materie prime e al costo  dell’energia elettrica. Non solo. Ci confrontiamo con la mancanza di personale e quello che è disposto  a lavorare ha alzato le proprie richieste. Ed è per questo che sicuramente i servizi e l’ospitalità hanno  avuto un incremento del 12% in più rispetto ai costi degli scorsi anni. Ma nonostante questo, il dato  delle presenze turistiche nel territorio di Brindisi è positivo e non accettiamo catastrofismi generali”.