Domenica 27 agosto 2023 dalle ore 21:00 fino a lunedì 28 agosto fino alle ore 23:30, presso l’atrio del castello di Mesagne (Br), sarà possibile visitare la mostra “Forma e colore dell’energia musicale” dell’artista Daniela Lupoli, ospitata all’interno della II edizione del MIGfest (Mesagne International Guitar Festival), la manifestazione a ingresso gratuito interamente dedicata alla chitarra e ai suoi virtuosi.

Oltre ad essere una miss over 50, Daniela Lupoli è una campionessa italiana ed internazionale di taekwondo; una preparatrice atletica e insegnante presso diversi centri fitness della provincia di Brindisi, ma anche e soprattutto è una artista mesagnese, diplomata al liceo artistico e laureata all’accademia di belle arti, che ha fatto della sua filosofia di vita: “ogni momento è irripetibile e per questo va fissato con le sue emozioni”, il concetto madre della sua espressione artistica che l’ha portata a vincere diversi concorsi nazionali ed internazionali.

La mostra “Forma e colore dell’energia musicale” ospitata all’interno del MIGfest, è frutto dell’ultima ricerca dell’artista riguardo il periodo evolutivo dell’uomo contemporaneo: fluido, volubile e cangiante. Sette Opere, come sette sono le note musicali e i colori dell’arcobaleno, realizzate con dei getti d’acqua poi cristallizzati utilizzando tecniche polimateriche. Su queste tele il colore si muove sulla tela seguendo le vibrazioni della musica: a tratti delicata, in altri energica, ma sempre in armonia come accade in una sinfonia. Perché, secondo la Lupoli, la musica ci educa alla cosa più difficile: ascoltare, mentre la pittura ci spinge ad osservare. L’attivazione di questi due sensi è mirata solo a raggiungere un unico obiettivo: la connessione, “perché nessuno – dichiara l’artista – può essere isolato su una sola nota, un solo colore o una sola vibrazione; perché la vita stessa è connessione, con sé stessi, con gli altri e con la natura”.

Qui di seguito un commento critico sulla mostra scritto da Rita Fasano, artista e titolare della storica galleria d’Arte mesagnese “Le ali di Mirna”“osservando le 7 opere esposte da Daniela Lupoli, in occasione del prestigioso MIGfest, mi viene subito in mente il concetto che Wassily Kandinskij aveva della pittura. Nel 1912 l’artista russo, nel testo “lo Spirituale dell’arte”, scriveva che “Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’Anima. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’Anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’Anima a vibrare.” Le 7 opere di Daniela Lupoli ci rimandano alla magia del numero 7 al suo valore simbolico e mistico: sette colori si scompongono nell’arcobaleno, sette note musicali compongono la scala diatonica, sette Chakra fluiscono nel nostro corpo, sette giorni scandiscono la settimana, sette anni completano il ciclo vitale delle cellule umane. 7 tele compongono la partitura cromatica di Daniela Lupoli, dispiegandosi in un movimento che genera melodia, su cui interviene il segno a dare ritmo e armonia. Le opere dell’artista richiamano naturalmente la relazione fra musica e pittura dando materializzazione visiva a impressioni sonore che evocano immagini mentali prive di intento illustrativo. Utilizzando forme in movimento con sottili, fluttuanti azioni pittoriche, ogni colore produce sulla psiche uno specifico effetto sinestetico. La connessione tra i due canali espressivi della musica e della pittura, l’energia del suono e la forza del segno, in una simbiosi cosmica, rende dilaganti le sensazioni e le emozioni predisponendoci all’ascolto del colore.”