“Le alte temperature di queste settimane stanno mettendo in ginocchio la mitilicoltura. Delle 15mila tonnellate di mitili prodotte a Taranto quest’anno, quasi la metà, 7mila, sono andate perse a causa del caldo record. Un danno, in termini economici, di oltre cinque milioni di euro. Servono misure immediate per sostenere il comparto, a partire dalla proclamazione dello stato di calamità. Ma servono anche impegni strutturali, perché il cambiamento climatico, purtroppo, non è un fenomeno passeggero come certi negazionisti al governo vogliono far credere. In tal senso, è grave lo stallo delle bonifiche del mar Piccolo: come hanno denunciato le organizzazioni della pesca, l’impossibilità di utilizzare il primo seno accresce i problemi di saturazione di ossigeno provocati dalle alte temperature, che a loro volta provocano la moria dei mitili. È ora che governi nazionale e regionale battano un colpo per salvare un comparto fondamentale per la città”. Lo dice l’eurodeputata dei Verdi europei, Rosa D’Amato, che ha inviato una lettera alla Regione Puglia in merito allo stato di calamità richiesto dal comparto della mitilicoltura di Taranto.