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DISABILITÀ, PERRINI (FDI): LA REGIONE DEVE GARANTIRE IL DIRITTO A UNA VITA INDIPENDENTE

“A tutte le persone con disabilità, anche a quelle che vengono definite ‘gravi’ o ‘gravissime’, deve essere riconosciuto il diritto di scegliere dove vivere, con chi vivere e a partecipare alla vita sociale delle nostre comunità con la stessa libertà di scelta di tutti i cittadini. È fondamentale mettere al centro delle politiche sociali anche il diritto fondamentale alla vita indipendente esteso a tutti i disabili, compresi quelli considerati gravissimi, come sancito dall’articolo 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Ed è da questo principio che poi sono scaturiti i Progetti di Vita Indipendente (di seguito P.R.O.V.I. e P.R.O.V.I Dopo di Noi L. n. 112/2016) per dare la possibilità di poter vivere il più possibile in condizioni di autonomia, avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta che vadano verso l’autonomia. L’iter della procedura prevedeva- inoltre- che i singoli beneficiari, ricevuta la notifica della presa in carico dell’istanza presentassero un progetto di vita indipendente in autonomia o attraverso il supporto dell’Associazione rappresentativa delle persone disabili o di uno dei Centri di domotica già riconosciuti dalla Regione Puglia. Stiamo parlando complessivamente di 2.625.000, di cui 625.000 a valere sull’esercizio 2021 e due milioni sul 2022, stimati su una platea di circa 175 progetti ammissibili a finanziamento.

“Nei giorni scorsi sono pervenute numerose segnalazioni da parte di disabili che lamentano l’esclusione dell’ausilio nonostante i progetti siano conformi all’Avviso pubblico per la selezione dei beneficiari di P.R.O.V.I e P.R.O.V.I Dopo di Noi ed in piena coerenza con quanto previsto dal bando di cui all’Atto dirigenziale n. 1246 del 12/08/2021. Per questa ragione ho presentato un’interrogazione all’assessore al Welfare Rosa Barone per sapere se intendano rivedere i progetti P.R.O.V.I e P.R.O.V.I Dopo di Noi, convinto come sono che in una situazione caratterizzata da risorse economiche limitate in rapporto alle necessità, l’ascolto di persone direttamente coinvolte e interessate, e dei loro familiari, è necessario e doveroso, per apportare correttivi mirati a superare le criticità emerse, e raggiungere gli obiettivi di equità e inclusione espressi dalla Giunta e condivisi dal Consiglio regionale.”

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