TRAME CONTEMPORANEE 2023 FESTIVAL DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA
II edizione | 29 settembre – 21 novembre – Bari e Molfetta (BA)
Al via la seconda edizione di Trame Contemporanee Festival di Nuova Drammaturgia, dal 29 settembre al 21 novembre in Puglia nelle città di Bari e di Molfetta, che ospiterà oltre 20 eventi, tre residenze artistiche e un premio di drammaturgia presieduto da Davide Carnevali. Prodotto da Malalingua ETS, con la direzione artistica di Marco Grossi e Marianna de Pinto e la preziosa collaborazione di Carlo Bruni, il Festival conferma la vocazione a rendersi promotore e catalizzatore di nuova drammaturgia, con particolare riferimento alle declinazioni multidisciplinari e agli orizzonti di ricerca che mettono in dialogo linguaggi e ambiti eterogenei ma propri del nostro Tempo. La riflessione sul Tempo, e le sue molteplici declinazioni in ambito psicologico, sociale e metafisico, è stata il filo conduttore che ha guidato le scelte artistiche del Festival.
Tempo inteso come Presente, con tutte le implicazioni, le contraddizioni, i conflitti e i tragici fallimenti che si trovano a vivere e ad affrontare le donne e gli uomini della nostra epoca. È il caso della spietata e, purtroppo attualissima, analisi del rapporto vittima/carnefice, proposta da Licia Lanera in Con la carabina di Pauline Peyrade e dell’esilarante e originale reading Gola e altri pezzi brevi di Valerio Aprea su testi di Mattia Torre, con il suo irriverente ritratto dell’Italia e soprattutto degli italiani di oggi. Nel senso dell’indagine sul Tempo presente si muove anche Ludus Feedback, prodotto dal Centro nazionale di produzione per la Danza Res Extensa – Porta d’Oriente per la regia di Carmen De Sandi, che indaga la condizione dell’artista, sperimentando contaminazioni di linguaggi artistici e tecnologici.
Tempo inteso come Memoria, nel nuovo, intenso spettacolo di Saverio La Ruina, Via del popolo, nella storia al femminile de La Rocca di Giustina per la lirica penna di Arianna Gambaccini o ne La festa d’Ognissanti, che sarà rappresentato a Bari in una particolare versione itinerante all’interno delle più belle chiese del borgo antico. Tempo che si fa attesa, nello splendido testo di Massimo Sgorbani Angelo della gravità per l’interpretazione di un eclettico e sorprendente Fabio Mascagni, ospite del Festival anche con la prima regionale di Se ci sei batti un colpo, per il testo di Letizia Russo e la regia di Laura Curino.
Tempo come Fine del tempo, morte o rinascita, nell’evocativo e appassionato lavoro di ricerca delle interpreti Nunzia Antonino, Rossana Farinati e Annarita De Michele, dal titolo Kampai! o dell’umana finitezza al suo debutto, per la regia di Carlo Bruni, o nell’intimo e personale A volte Maria a volte la pioggia, l’anteprima della nuova scrittura scenica di Daniele Parisi e nel surreale e brillante Esercizi di resurrezione, della giovane scoperta Lorenzo Guerrieri.
Il regista Silvio Peroni infine condurrà un primo studio del testo Old Fools del drammaturgo Tristan Bernays, in cui il tempo che attraversa la relazione di una coppia, porta in dote il tema del ricordo e della perdita della memoria.
Il particolare tema del rapporto tra l’individuo e l’universo lavorativo di oggi, avrà un focus che si svilupperà attraverso diverse proposte sceniche: è il caso dello studio Linkedi’m della compagnia under 35 Anomalia in collaborazione con l’autore Sal Modugno, che descrive un quadro di aspettative, sogni e delusioni dei giovani nel loro avvicinarsi al mondo del lavoro. Quest’ultimo è universo narrativo e ambito di ricerca della coproduzione Teatri di Bari– Malalingua Tre viaggi che, per la scrittura e regia di Marco Grossi, in collaborazione con il Club Imprese per la Cultura di Confindustria, provincie Bari e Bat, partendo da una storia vera, racconta una moderna versione di Davide e Golia, in chiave aziendale.
Queste le “Trame”, gli spettacoli, tutti di drammaturgia contemporanea, che andranno a comporre il ricco cartellone di questa edizione del Festival Trame Contemporanee 2023. Accanto alle Trame vi saranno poi gli “Accadimenti”, eventi dal carattere multidisciplinare che avranno lo scopo di approfondire l’indagine sul contemporaneo attraverso linguaggi artistici diversi, frutto di contaminazioni e ricerca innovativa, primi tra tutti il concerto della cantautrice canadese Skye Wallace, ospite del Festival grazie alla collaborazione del promoter musicale Ignazio De Stena, e l’evento VAJONTS23 – Azione corale di teatro civile per un progetto di Marco Paolini cui il Festival Trame Contemporanee aderisce con un reading a cura di William Volpicella.
Il giovane gruppo Tesla proporrà una serie di eventi, che alterneranno musica e visual art ospitando artisti come DJ Tuppi e Gommapane. Ulteriori contaminazioni saranno date dalle esperienze di Teatro in azienda realizzate in collaborazione con le società Planetek Italia e Fincons Group e dal format interattivo Detective Club che esplora la multimedialità attraverso il genere del giallo.
Infine a chiudere il programma il reading e la premiazione finale della Prima edizione del Premio di drammaturgia Trame Contemporanee, che vede presidente di giuria il drammaturgo e regista Davide Carnevali.
Tutte le informazioni sul sito: http://www.associazionemalalingua.it/tramecontemporanee/
PROGRAMMA
VENERDĺ 29 SETTEMBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
DETECTIVE CLUB
testo e regia di Marco Grossi
con Monica De Giuseppe, Valentina Gadaleta, Enzo Toma, William Volpicella luci Claudio de Robertis
contenuti multimediali Davide Petruzzella produzione Compagnia Malalingua
Detective Club è un format teatrale interattivo e multimediale costruito sul genere del Giallo. Una trama misteriosa, un’esperienza di indagine in cui i protagonisti sono gli spettatori. Il dispiegarsi delle scene sul palco è intervallato da interrogatori ai tavoli e prove da esaminare, password da indovinare, effetti personali tra cui frugare, una scena del crimine da ispezionare, il tutto in un’atmosfera che rende omaggio, in chiave di commedia, ai diversi generi della tradizione letteraria investigativa, poliziesca e noir.
SABATO 30 SETTEMBRE
Ore 19.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
ESERCIZI DI RESURREZIONE
di e con Lorenzo Guerrieri produzione Compagnia Ragli
spettacolo vincitore del Festival Inventaria 2023
Sotto la dittatura del “credi in te stesso” ce l’abbiamo il diritto a un attimo di disperazione?
Niente, è andata così, Lorenzo non ce l’ha fatta. Quella mattina si è svegliato nel suo letto completamente putrefatto. Sarà stata l’ansia, la scarsa capacità autoimprenditoriale, o forse soltanto la dieta sbagliata, fatto sta che di Lorenzo non rimane che uno scheletro. Difficile uscire di casa, per un morto vivente. Difficile raccontare a qualcuno la propria condizione. Più facile perdersi nelle bolge affollate del proprio inferno interiore.
La malinconia è, oggi, completamente censurata, rimossa. La depressione è una colpa individuale che ci marchia a fuoco. La tristezza è fuori moda, è un peccato mortale per cui meritiamo l’esilio e la scomunica sociale. I pessimisti cosmici portano sfiga. Impossibile trovare lo spazio, dentro o fuori di sé, per un po’ di sana disperazione. Impossibile coltivare la propria malinconia. Bisogna darsi da fare. Ma non si può rischiare di essere felici per il motivo sbagliato. Meglio farsi cacciare da ogni paradiso. Meglio risorgere nella putrida carne.
SABATO 30 SETTEMBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
A VOLTE MARIA, A VOLTE LA PIOGGIA – Anteprima
di e con Daniele Parisi
produzione Compagnia Altrascena
Spettacolo per attore solo parlato a più voci. Tragico.
Comico suo malgrado.
Succede che all’improvviso viene da pensare a una morte scema. I rituali allora diventano grotteschi e per darsi un tono si ripercorrono cose a cui si vuole dare per forza importanza. Tutto assume una tinta epica e ci si ritrova a parlare quando in realtà nessuno ascolta. Forse perché a nessuno davvero interessa. Ci sono Maria, l’uomo del cinema, il vocio degli amici, un Guru, l’eredità familiare, Maurizio, un gatto, ma la contingenza porta il personaggio di questa storia inevitabilmente a parlarsi addosso.
Nel frattempo piove.
Ancora una volta, come nei lavori precedenti, si mette in evidenza il cortocircuito. Il tempo di un’azione si allarga, si prende il suo spazio per indagare le innumerevoli sfaccettature dell’assurdità dell’esistenza. Ci si pone, dunque, più che con atteggiamento critico, con dichiarata inadeguatezza.
Il personaggio principale di questa vicenda coglie l’occasione per mettere l’accento sulla propria incapacità di stare al mondo, sulla propria inabilità alla vita e finisce per lottare con sé stesso, con la propria inesperienza.
SABATO 30 SETTEMBRE
Ore 22.30 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
Dj set di DJ TUPPI e BONNIE VALENTINE
INAUGURAZIONE Mostra Illustrazioni Gommapane
Tesla – Incursioni
VENERDĺ 6 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
VALERIO APREA
GOLA e altri pezzi brevi di Mattia Torre
Musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia Distribuzione a cura di Elastica
In questo reading Valerio Aprea, uno dei più originali interpreti del panorama italiano, con il suo stile accattivante e carico di sagace ironia, dà voce alle parole di Mattia Torre, uno dei più brillanti autori contemporanei che, prematuramente scomparso, ci ha lasciato testi capaci di continuare a vibrare al presente. Gola e altri pezzi brevi è un assolo esilarante e al contempo spietato, che fotografa il Bel paese in balìa di una fame atavica, votato inesorabilmente al raggiro, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante per essere ‘chic’ a tutti i costi, in preda alla menzogna gratuita, che si ricorda di essere grande appassionato d’arte ma che poi, all’ora di pranzo, scatta sull’attenti di fronte a un piatto di pasta al forno!
VENERDĺ 6 OTTOBRE
Ore 22.30 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
CONCERTO dei TRRMÀ
Tesla – Incursioni
SABATO 7 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
VIA DEL POPOLO – Prima regionale di e con Saverio La Ruina
Disegno luci Dario De Luca Collaborazione alla regia Cecilia Foti Audio – Luci Mario Giordano Allestimento Giovanni Spina
Dipinto Riccardo De Leo Amministrazione Tiziana Covello Produzione Scena Verticale Organizzazione generale Settimio Pisano
Via del Popolo, un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante, un cinema… Due uomini percorrono via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impiega 2 minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata. Ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali.
A cu appartènisi, chiedevano i vecchi paesani, a chi appartieni? E dalla tua risposta ricavavano le informazioni essenziali sulla tua identità.
Via del Popolo è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Ma quei duecento metri rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore. E non solo, Via del Popolo è anche una riflessione sul tempo, il tempo che corre ma che non dobbiamo rincorrere, piuttosto trascorrere.
DOMENICA 8 OTTOBRE
Ore 19.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
CON LA CARABINA
di Pauline Peyrade
con Danilo Giuva e Ermelinda Nasuto regia e spazio Licia Lanera traduzione Paolo Bellomo
luci Vincent Longuemare sound design Francesco Curci costumi Angela Tomasicchio aiuto regia Nina Martorana organizzazione Silvia Milani
Produzione Compagnia Licia Lanera
In coproduzione con POLIS Teatro Festival In collaborazione con Angelo Mai
Si ringrazia E Production
Premio UBU 2022 Migliore Regia a Licia Lanera
Premio UBU 2022 Miglior Testo Straniero/Scrittura Drammaturgica (messi in scena da compagnie o artisti italiani).
“Con la carabina”, dichiara Licia Lanera, “è un testo lucido e imparziale, una scrittura viva e affascinante, l’analisi di una società che ha fallito clamorosamente e che si muove tra presente e passato, un non luogo. La dinamica di una storia atroce, uno spettacolo-incubo, claustrofobico e violento. Uno Squid Game in cui chi ha pagato il biglietto può guardare da vicino uno stupro o una morte, una storia miserabile per cui è impossibile non provare pena e profondo dolore. Un testo che fugge dall’idea di dividere categoricamente il mondo in buoni e cattivi, ma analizza i meccanismi culturali e antropologici che fanno scaturire alcuni comportamenti violenti. Questa analisi, insieme ad una scrittura viva e affascinante, sono gli elementi che mi hanno portato prima ad abitarlo, poi a patirlo e infine a metterlo in scena. Ne è venuto fuori uno
spettacolo-incubo, un non luogo, in cui ci sono due attori/servi di scena che si fanno ora adolescenti ora adulti ed evocano attraverso la parola e pochi elementi scenici, la dinamica di una storia atroce”.
LUNEDĺ 9 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta In contemporanea in oltre 100 teatri italiani VAJONTS23 – Azione corale di teatro civile reading a cura di William Volpicella
Un racconto, cento racconti di acqua e di futuro
curato da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli Un progetto di Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont
MERCOLEDĺ 11 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
FRONTWOMAN – DONNE NEL ROCK SKYE WALLACE BAND IN CONCERTO
consulenza musicale di Ignazio de Stena
Abile nell’ intagliare melodie e creare al tempo stesso momenti di rock energico, Skye Wallace, la “guerriera” canadese armata di chitarra a tracolla, ha affinato un suono viscerale e pulito, rielaborando come in un cocktail la lezione di artisti del calibro di Courtney Barnett, Patti Smith e Neil Young.
Il nuovo album Terribly Good (il quinto della sua carriera) che segna il debutto di Skye con la Six Shooter Records, è risultato di un percorso di riavvicinamento verso casa, rimettendo in ordine vari pezzi frammentati della vita, imparando a vivere la bellezza di fare i conti e muoversi attraverso di essi”, afferma Skye. Ascoltare Terribly good, è come vivere l’esperienza di essere seduti in una stanza con la vista su uno specchio, sul quale Skye riflette tutta la vulnerabilità della vita, coinvolgendoci emotivamente tramite la forza rock che permea il disco.
Assistere ad un concerto di Skye è garanzia di grande carica di energia e sensualità, con la sua miscela di rock e folk uniti al suo retroterra punk ed allo spirito libero che trasuda dai suoi testi e la rende particolarmente attrattiva per le giovani generazioni, ma al tempo stesso anche per chiunque riesca a coltivare dentro di sé le vaste praterie della libertà.
Dopo aver girato in lungo e in largo per il Canada e buona parte del nord degli States, accompagnando artisti importanti con Matt Mays e Crown Lands, ed aver suonato in apertura a concerti di nomi quali Tori Amos, Television ed Alanis Morissette, Skye è andata emergendo sia in Canada che sui mercati internazionali e quest’anno per la quarta volta si esibirà in Italia con la sua band.
GIOVEDì 12 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
KAMPAI! o dell’umana finitezza – Debutto nazionale
Una produzione sistemaGaribaldi – Linea d’Onda – Trame Contemporanee con il sostegno di TerramMare Teatro, Comune di Nardò, Teatro Comunale di Ruvo, Bottega degli Apocrifi,
Compagnia Malalingua curato da Carlo Bruni
con la complicità di Marianna de Pinto e l’aiuto di Bruno Ricchiuti con Nunzia Antonino, Annarita De Michele e Rossana Farinati
ha collaborato in modo decisivo alla ricerca Chiara Michelini
contributi per la scena e i costumi di Bruno Soriato e Monica De Giuseppe Un ringraziamento particolare a Rosellina Goffredo
Nei mesi della pandemia, nell’impossibilità di compiere i gesti intimi del commiato, si è avvertita più potentemente la mancanza di un tempo, di un luogo e di un atto condivisi per celebrare il passaggio.
Tracce di una ritualità perduta, con particolare riferimento alle nostre tradizioni, hanno così animato il principio della ricerca che, forse per questa ragione, ha privilegiato il movimento e l’azione coreografica piuttosto che la parola, maturando via via la convinzione di quanto difficile per quest’ultima, sia trattare quella frontiera: quella soglia che partecipa alla vita dandole compiutezza, tanto da essere in alcune culture festeggiata.
Così è nato il titolo Kampai che include la k, richiamando l’esclamazione con cui i giapponesi brindano “alla vita” e l’aver campato, l’aver vissuto: obiettivo non scontato per nessuno.
I nostri personaggi – tre figure femminili – disegnano quella minima geografia necessaria all’evocazione del commiato. Presenti: una vita addolorata, una morte prematura e chi, per volontà o “incarico”, ha il compito di custodirne la delicata relazione. No, non sono simboli ma persone, con quanto comporta a proposito di sentimenti, fragilità ed altro.
VENERDì 13 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
LinkedI’M
di Sal Modugno
regia di Davide Petruzzella
con Giuseppe Acquafredda, Eliangela Breglia, Lara De Pasquale, Antonio Filicaia, Rossana Ventura
organizzazione Martina Veneziano
Coproduzione Anomalia e Malalingua Trame Contemporanee
Immaginiamo cento o più ragazzi. Immaginiamo cento o più ragazzi dai 18 ai 35 anni. Immaginiamo di crescerli, formarli, chiedere loro di prendere una decisione e lasciarli a scontrarsi contro il mondo. Cosa fare? Per vivere, bisogna lavorare. Vivere per lavorare o lavorare per vivere? Immaginiamo cinque malcapitati, cinque te, cinque me, cinque chiunque. Diamo loro un lavoro, un segreto su di esso e convochiamoli in Questura. Cinque percorsi incrociati in una sola stanza. Li guarderemo nascondersi, mostrarsi. Cosa ci diranno, infine?
LinkedI’M è uno studio teatrale che, a seguito di un percorso di ricerca sul mondo del lavoro giovanile under 35, prova a raccontare una storia di concretezza che affronti e ironizzi sulla percezione che questa categoria ha ereditato e interiorizzato a proposito di quella parte della vita che è il lavoro.
VENERDì 13 OTTOBRE
Ore 22.30 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
CONCERTO degli UNCLE PEAR e TURANGALILA
Tesla – Incursioni
SABATO 14 OTTOBRE
Ore 19.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta SE CI SEI BATTI UN COLPO – Prima regionale con Fabio Mascagni
di Letizia Russo
regia Laura Curino produzione E20INSCENA luci Corrado Mura fotografie Cristina Poccardi
Un solo attore, tredici personaggi, una storia surreale e tragicomica per indagare, attraverso la vita di un giovane uomo che ha tutto ciò che gli serve, tranne il cuore, un tema caro a chiunque abbia mai avuto il dubbio se davvero valga o no la pena vivere. Ma la domanda del personaggio e la sua straordinaria esistenza di senza cuore sono anche una lente per osservare, con ironia politicamente scorretta e poesia, tutto ciò che fa della vita il regno della meraviglia e della noia, della normalità e della follia, del desiderio e dell’incomprensione: dalle relazioni famigliari a quelle sentimentali, dall’amicizia al lavoro, dalla visione spirituale a quella scientifica, dalle domande dei bambini ai dubbi degli adulti. A cosa serve vivere, se non hai il cuore?
SABATO 14 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
LUDUS # Feedback
coreografie di Carmen De Sandi
musiche originali Giuseppe Vasco Pascucci light designer Claudio de Robertis
produzione ResExtensa | Porta d’Oriente – Centro Nazionale di Produzione per la Danza e Collettivo Arti Sinespazio 3.0
Per ogni azione compiuta restiamo in attesa di una risposta prima di considerarla finita o completa, qualsiasi atto privo di un feedback pare essere inesistente. Il feedback che cerchiamo è la consistenza del tempo che passiamo, in attesa che si compiano tutte le azioni da fare perché qualcun altro possa riconoscerle e dare un segnale di risposta. Nella stanza della mente però, nella solitudine, il riverbero delle azioni può diventare rifugio o costrizione, condizionando inevitabilmente la percezione del tempo che passa. Per dare una forma al paradosso e studiarne gli angoli brillanti, cercando l’umanità incastrata nella macchina della città globale, si sviluppa una composizione di danza e musica a partire da un meccanismo di condizionamento acustico che produce una ripetizione di un suono su microfoni direzionati verso il corpo in movimento, catturandone i suoni e riproducendoli in scena per sonorizzare la coreografia. In questo caso ogni proposta acustica del corpo è rilanciata dal musicista che agisce sulla durata del tempo di cattura del suono e sulla quantità delle ripetizioni.
DOMENICA 15 OTTOBRE
Ore 20.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
ANGELO DELLA GRAVITÁ
di Massimo Sgorbani con Fabio Mascagni regia di Alvia Reale produzione Archètipo
musiche originali di Roberto Piazzolla costumi Sandra Cardini
grafica Francesco Biscione movimento Valerio Cassa assistente alla regia Iacopo Paradisi
Un detenuto nel braccio della morte aspetta il giorno dell’esecuzione. Lo Stato che lo ha condannato ammazza tramite impiccagione. Il detenuto è talmente grasso che la corda del boia
non reggerebbe il peso. L’esecuzione deve essere rinviata. Quelle del testo sono le parole che il detenuto pronuncia nelle ore della sua ultima attesa. Attesa prolungata, dilatata (dell’obeso, anche il tempo è ipertrofico). Il luogo dell’azione verbale potrebbe essere una cella, ma più esattamente è un luogo qualsiasi davanti a Dio. Se non proprio davanti, di sicuro nelle Sue vicinanze.”.
Lo spettacolo, nella lettura di Alvia Reale, è sospeso tra tragedia e paradosso comico, una sorta di cabaret macabro, uno show degli orrori e dei desideri di un’anima sola e disturbata. Quasi danzando, il protagonista ci conduce in un vortice di racconti pescati dal profondo di un bimbo cresciuto troppo, in preda a fame di emozioni e ad una voracità di piaceri in bilico tra il ridicolo e il disgustoso.
Solo immaginando un delirante “mondo nuovo” – quello in cui gli “angeli della gravità” come lui alla fine conquistano la leggerezza e riescono ad elevarsi verso Dio – il condannato affronta la morte imminente e si consegna ad una paradossale santità.
DOMENICA 15 OTTOBRE
Ore 17.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
Carpe DIEM! (Digital Innovation in Educational Methodologies) Risultati di progetto: i giovani e l’intelligenza artificiale Associazione InCo nell’ambito del Programma Ersamus+
MARTEDĺ 17 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta READING de “IL SUICIDA” di Nikolaj Erdman EVENTO PLANETEK ITALIA
regia di Marco Grossi
VENERDĺ 27 OTTOBRE
ORE 18.30 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
TALK “Teatro in azienda”
Intervengono Anna Maria Delzotti, Augusto Masiello, Vincenzo Cipriano Moderatore William Volpicella
VENERDĺ 27 OTTOBRE
Ore 20.30 – Cittadella degli Artisti, Molfetta MUSICA INFINITA – Evento Fincons Group regia di Anna Maria Delzotti
consulenza artistica Marco Grossi
SABATO 28 OTTOBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
LA ROCCA DI GIUSTINA
spettacolo in residenza
testo e regia di Arianna Gambaccini
con Elisabetta Aloia, Arianna Gambaccini e Maria Elena Germinario luci di Gianluigi Carbonara
produzione Marluna teatro – progetto Giustina Rocca
“Cosa collega il lavoro delle parche Cloto, Lachesi e Atropo (coloro che tessono, reggono la rocca e tagliano il filo della vita umana) con Giustina Rocca, prima avvocata d’Italia? Giustina, (in realtà inconsapevole incarnazione della parca Lachesi, scappata dall’ Olimpo per ribellarsi alla vita in cui l’ha costretta Zeus), la notte tra il 7 e l’8 aprile del 1500 è consumata da un dilemma:
andare a prendere la benedizione del doge a Venezia e diventare ambasciatrice per la città di Trani, o scegliere le vesti di arbitro per sentenziare un lodo che vede due suoi nipoti in causa? Quale servizio è più alto, quale dei due servizi è più utile all’umanità?
“La Rocca di Giustina” è la sintesi dell’incontro tra Archetipo mitologico e la Storia e narra di come, alle volte, la storia venga scritta in maniera inconsapevole dalle sue Protagoniste, che col piglio tipico, universale, della concretezza del fare femminile “colei che crea”, aggiustano il presente decretando legge sul futuro.
DOMENICA 29 OTTOBRE
Ore 18.00 – Centro Storico di Bari
PARATA della FESTA D’OGNISSANTI
con la Compagnia Malalingua
MARTEDÌ 31 OTTOBRE – MERCOLEDĺ 1 NOVEMBRE FESTA D’OGNISSANTI
con la Compagnia Malalingua di Marco Grossi
regia di Marco Grossi
scene Riccardo Mastrapasqua luci Claudio de Robertis grafica Davide Petruzzella produzione Malalingua
Spettacolo vincitore dei Teatri del Sacro 2017
Chi sono per noi i Santi? Cosa rappresentano per noi oggi? Cosa sappiamo delle loro storie? Dall’indagine su questi interrogativi nasce “La Festa d’Ognissanti”.
I Santi sono innanzitutto esseri umani che hanno attraversato un personale travaglio spirituale e, spesso, anche fisico, uomini e donne al limite, che hanno saputo attingere al profondo della loro umanità per allacciarsi a quel filo impalpabile ed eterno che congiunge l’umano al divino.
Annunciati da un improbabile banditore, i Santi irromperanno sulla scena sul loro carrozzone agghindato di luminarie, accompagnati dal suono di una fanfara. Consapevoli dell’importanza del marketing e della comunicazione in una società in continua evoluzione, verranno a promuoversi, a promuovere il loro ricordo, a raccontarci le loro storie, la loro versione dei fatti. Con ironia e trasporto si sveleranno agli spettatori chiedendo in cambio solo la luce flebile ed eterna di una candela, perché il ricordo possa continuare a brillare.
VENERDĺ 17 NOVEMBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
DETECTIVE CLUB
testo e regia di Marco Grossi
con Monica De Giuseppe, Valentina Gadaleta, Enzo Toma, William Volpicella luci di Claudio de Robertis
materiale multimediale Davide Petruzzella produzione Compagnia Malalingua
SABATO 18 NOVEMBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti, Molfetta
TRE VIAGGI
di Marco Grossi
produzione Teatri di Bari
Ispirato ad una storia vera, Tre viaggi racconta la storia di due imprenditori, marito e moglie, alle prese con le logiche fredde e a tratti spietate di una multinazionale dell’alta finanza. La storia si svilupperà attraverso il racconto di tre viaggi che porteranno i protagonisti dal Sud dell’Italia ai palazzi di cristallo dello skyline milanese, in tre diversi momenti della loro vita. Una moderna rivisitazione del mito di Davide e Golia, con un finale per nulla scontato. Lo spettacolo è stato realizzato grazie al sostegno e la cura del Club Imprese della Cultura delle provincie di Bari e Bat.
MARTEDĺ 21 NOVEMBRE
Ore 21.00 – Cittadella degli Artisti , Molfetta
PREMIO DRAMMATURGIA TRAME CONTEMPORANEE 2023
Reading Testo Vincitore
Presidente di Giuria è il drammaturgo Davide Carnevali, autore e regista, artista associato presso il Piccolo Teatro di Milano per il triennio 2022 – 2024 e tutor del programma “Autori under 40” della Biennale di Venezia Teatro.
IL FESTIVAL OSPITA UNA PRIMA RESIDENZA DELLO SPETTACOLO:
OLD FOOLS
di Tristan Bernays regia di Silvio Peroni
con Marianna de Pinto e Marco Grossi
produzione Compagnia Malalingua e Festival Trame Contemporanee
Old Fools scritto nel 2018 dall’autore britannico Tristan Bernays, racconta di Tom e Viv, del loro amore e della vita che hanno condiviso insieme, dalla prima scintilla alla luce che si affievolisce, fino alla morte. Ma non necessariamente una storia deve essere raccontata in quest’ordine. L’unicità del testo è nella sua struttura. Una narrazione che senza soluzione di continuità mescola e confonde il tempo, può passare dal primo incontro e proiettarsi, un istante dopo, nella senilità dei protagonisti per poi ritrovarli sposati, o al secondo appuntamento o alle prese con la crescita di un figlio o vederli nello sforzo di tenere insieme la loro relazione. Questa asimmetria temporale sembra che abbia qualcosa a che fare con la nostra costante ricerca di significato e ordine nella vita e di come riusciamo a trovarlo solo per brevi istanti, ma alla fine ci sfugge e un ordine non c’è. Per Tom e Viv il mondo crolla e il tempo collassa quando si scoprirà che uno dei due soffre di Alzheimer e, di fronte ad una malattia così debilitante, trovare un significato diventa difficile e ancora di più trovare un ordine.
Quest’opera ordinariamente empatica si coniuga con il lavoro del regista Silvio Peroni che da anni porta avanti la ricerca sull’attore e il desiderio di raccontare sul palcoscenico delle vite senza spettacolarizzarle.