L’ipotesi della prossima chiusura dell’unità produttiva P9T di Basell è una notizia che desta sconcerto per le modalità e per i tempi.
È impensabile infatti che in questa città, che rientra pienamente nel processo di transizione ecologica ed in cui finalmente si inizia a parlare di sostenibilità, ambiente e lavoro come elementi di visione strategica nell’industria, ci siano aziende che pensano di smobilitare vincolando la loro scelta solo alla convenienza finanziaria. Il fatto poi che questa scelta possa riverberarsi su altre aziende come Eni e Jindal legati al ciclo produttivo di Basell con il rischio di migliaia di esuberi, non è affatto tollerabile. Questo territorio ha dato tantissimo anche in campo della produzione chimica, oltre a quello della produzione energetica, ed ora ha il diritto di chiedere, a gran voce, investimenti per una riconversione produttiva sostenibile. Per questo abbiamo richiesto la convocazione della conferenza capigruppo aperta alle organizzazioni sindacali e alle categorie per una mobilitazione generale e per valutare ogni azione a garanzia di un futuro sostenibile del petrolchimico.
Francesco Cannalire capogruppo consiliare Pd Brindisi