I Segretari Nazionali di FILCTEM, FEMCA UILTEC Lunedi 16 ottobre ’23 All’Assemblea Generale nel Petrolchimico di Brindisi
Con la decisione annunciata dalla LyondellBasell di dismettere l’impianto multizone denominato P9T a Brindisi si è aperta l’ennesima vertenza del settore industria del nostro territorio.
Purtroppo, dopo tutti gli incontri istituzionali, Prefettura, Provincia e Comune di Brindisi, Task Force sulle Crisi occupazionali della Regione Puglia, la richiesta di incontro, a firma dei Segretari Generali Marco Falcinelli FILCTEM CGIL, Nora Garofalo FEMCA CISL, Daniela Piras UILTEC UIL, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, non abbiamo registrato alcuna disponibilità, da parte del Governo, per riattivare il tavolo sulla Chimica di base, per poter scongiurare un effetto domino sull’altro impianto di BASELL: il PP2, dell’intero Petrolchimico di Brindisi, sulla chimica di base italiana e per il consolidamento e lo sviluppo industriale.
Nei giorni scorsi attraverso il CDA di EUROAPI, azienda della Chimica Farmaceutica presente a Brindisi, tenutosi a Parigi, è stata resa nota la previsione di un rallentamento del fatturato nel 2023 con circa il dimezzamento dei ricavi netti previsti e un margine Ebitda compreso tra il 9 e 11% contro un range previsto tra il 12,5 e il 13,5%. Con questo scenario il CDA ha avviato una “revisione strategica” (prendendo tempo fino a fine febbraio 2024 per concretizzarla) e ha deciso, pur confermando gli investimenti previsti, di sospendere gli obiettivi a medio termine 2023-2026.
Nel settore Gomma Plastica, con una decina di aziende in Provincia di Brindisi, si perde il 5,6% rispetto allo stesso mese di agosto dell’anno scorso siamo di fronte al settimo mese negativo.
Con questo scenario registriamo una pericolosa e inaccettabile incertezza governativa, anche, in campo energetico, il così detto Decreto di massimizzazione che sanciva le modalità di funzionamento delle Centrali Termoelettriche a Carbone Italiane, emesso dal Governo Draghi, prorogato dall’attuale esecutivo è scaduto il 30 settembre 2023, questo ha provocato la fermata contemporanea di tutti e 3 i Gruppi di produzione della Centrale ENEL di Cerano.
Malgrado i buoni propositi del Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica, non si riesce a concretizzare l’impegno a ri-perimetrare l’Area SIN di Brindisi, escludendo e rilasciando le zone per le quali, dopo le caratterizzazioni di suoli e acque, non si evidenzia la necessità di bonifiche.
L’ultimo incontro interministeriale, guidato dal sottosegretario Fausta Bergamotto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolto per gestire la fase di reindustrializzazione di Brindisi non ha prodotto nessun risultato. L’incertezza sulle politiche industriali in Italia cresce se si considera la riprogrammazione dei Fondi previsti nel PNRR, per i quali erano in atto attività progettuali che il Governo rischia di spostare in altri settori.
Per contrastare le crisi aziendali il Governo deve convocare con urgenza un tavolo, per lo sviluppo e il consolidamento delle aziende presenti sul territorio, sulle politiche industriali, gli investimenti, l’innovazione dei processi e per riconoscere e rilanciare il ruolo strategico dei comparti chimico ed energetico di Brindisi, che tanto hanno dato al Paese Italia per le produzioni industriali negli anni garantito.
Serve un Accordo di programma di ampio respiro per rilanciare e sostenere le attività industriali allocate sul territorio di Brindisi.