Il Punto di Vista di Ferdinando Cocciolo. Ennesimo, grave incendio all’ Invaso del Cillarese a Brindisi, perché non valorizzare maggiormente il ruolo del volontariato?
L’ ennesimo, grave incendio, avvenuto nelle scorse ore all’ Invaso del Cillarese a Brindisi, impone serie e ragionevoli riflessioni, da non rinviare ulteriormente, che, inevitabilmente, non possono non riguardare le istituzioni e non solo .
L’ Invaso, uno dei più grandi in Europa, è un patrimonio della città di brindisi e del territorio, ma, forse, qualcuno se ne è dimenticato .
Un patrimonio per cui, da molti anni, tra l’ altro, sono stai presentati progetti che poi non hanno avuto purtroppo realizzazioni concrete , tra percorsi di piste ciclabili, masserie didattiche, iniziative continue con la comunità , il mondo della scuola .
Come è noto, questo “ grande perimetro di polmone verde” è di proprietà del Consorzio Asi Brindisi, dunque non è accessibile, senza autorizzazioni, alla comunità, ai cittadini
Perché, di questo si deve ancora parlare e discutere, di come, quando, questo immenso patrimonio potrà essere “ restituito” definitivamente alla comunità del territorio brindisino .
Ma, in attesa di questo, l’ Invaso del Cillarese non può essere abbandonato a se stesso, in termini di prevenzione e vigilanza che, è chiaro, possano essere di gran supporto a quanto fatto dal Consorzio Asi. Gli ultimi accadimenti ( incendi, a quanto pare, dolosi, su cui gli organi inquirenti stanno indagando), sono emblematici, vanno approfonditi .
Da quanto si apprende, il Consorzio Asi ( ripetiamo, proprietario dell’ invaso), è dotato di alcune video camere , ma la domanda ( in un contesto di ragionevole preoccupazione) sorge spontanea : è questa una Soluzione ( l’ unica ? ), visto quanto avvenuto in questi ultimi giorni ?
Proprio il Consorzio Asi, negli ultimi anni ( attraverso convenzioni portate avanti, deliberate dai suoi presidenti e dirigenti) si è avvalso, nelle stagioni estive, della collaborazione, del supporto, dell’ Associazione Ekoclub International Brindisi .
Guardie Volontarie, con specifiche professionalità e competenze, tra l’ altro in possesso di Decreto Prefettizio, impegnate, all’ interno del perimetro del parco- invaso ma anche nell’ area immediatamente circostante, nella vigilanza anti incendio ( in piena sinergia con il Comando dei Vigili del Fuoco) e nella prevenzioni di eventuali reati o anomale situazioni , prevenendo e segnalando puntualmente gli incendi . allontanando anche eventuali presenze “ abusive” ( come ad esempio pescatori ).
Perché questo riferimento, che riteniamo utile all’ approfondimento del problema, oltre che doveroso?. Per esaltate, valorizzare ulteriormente il ruolo del volontariato ( spesso, dispiace dirlo, anche bistrattato) ed aprire un “ fronte” di proposte, soluzioni, idee, a cui soprattutto le istituzioni non si possono sottrarre.
Proprio chi vi scrive, dalle pagine di questo giornale on line, ha sempre portato avanti , proposto ( condividendo, del resto, con le stesse associazioni di volontariato) l’ utilizzo delle Guardie Volontarie, nella vigilanza e tutela delle aree verdi brindisine, dei parchi cittadini .
Ed allora, l’ ennesimo messaggio – appello alle istituzioni locali, all’ Amministrazione Comunale, al Consorzio Asi( nuovamente, per il caso specifico dell’ Invaso del Cillarese) : perché non investire a largo raggio sul volontariato, quali gli impedimenti che non siano il “ solito refrain” della mancanza di risorse economiche o di una burocrazia che spesso è di impedimento ad iniziative , progetti virtuosi ?
Oppure, senza alcuna polemica, si deve parlare di una mancanza di volontà, di una ancora “ carente capacità” di cogliere pienamente il senso, l’ importanza del volontariato?
Pensateci…. Il mondo del volontariato è essenziale,irrinunciabile, in quasi tutti i settori della vita, ma bisogna intervenire diversamente ( anche e soprattutto sotto il profilo legislativo) nel rapporto con la “ vita reale”, le opportunità, anche occupazionali, che possono uscire fuori .
Poi, ben vengano anche le video camere …..