A seguito dei tanti progetti esposti dalla dirigenza Enel, ma ad oggi ancora inattuati, i sindacati confederali hanno sentito e richiesto unitariamente, in data 29 settembre, un incontro con Sua Eccellenza il Prefetto. In tale occasione sono state presentate l’insieme di proposte che sintetizzano le prospettive delle organizzazioni sindacali di categoria. Riteniamo che queste idee possano rivitalizzare il sito industriale Enel di Brindisi. Crediamo fermamente che Brindisi, con le sue caratteristiche, in particolare le quattro linee AT da 380kv, abbia il potenziale per diventare un punto trainante per il settore industriale, soprattutto quello elettrico. Pertanto, per realizzare una transizione ecologica crediamo che la realizzazione di due cicli combinati a gas sia la strada maestra da dover percorrere, tale che possa garantire una continuità produttiva al sito di Cerano e che possa dare un degno contributo e sostentamento occupazionale per i lavoratori diretti e dell’indotto. È essenziale avviare progetti immediatamente. Negli ultimi vent’anni, la centrale di Cerano ha contribuito per circa il 30% al fabbisogno energetico nazionale. Siamo esterrefatti dall’inerzia dell’azienda Enel e della politica locale, regionale e nazionale. Inoltre, sembra assurdo che l’azienda non voglia sfruttare la concessione della banchina, che secondo le fonti giornalistiche non verrà rinnovata a fine 2025, ovvero tra poco, causando una perdita di traffico nel porto e inevitabilmente di posti di lavoro.
Per questi motivi, durante il tavolo di confronto, abbiamo sottolineato a Sua Eccellenza il Prefetto che non era opportuno coinvolgere altre organizzazioni sindacali, in particolar modo quelle autonome, poiché le loro visioni sono diametralmente opposte alle nostre e inconciliabili con la nostra idea di futuro per il territorio e le sue famiglie. Non possiamo scendere “a compromessi” con chi non sostiene la realizzazione da parte di Edison all’interno del porto di Brindisi di un serbatoio contenente GNL. Con chi scende in piazza realizzando una “mezza catena” umana per il NO a prescindere. Tali opere darebbero risvolti in termini occupazionali ed attirerebbero grandi imbarcazioni, facendo divenire Brindisi un HUB di approvvigionamento carburante, e massimizzando il traffico portuale a beneficio di tutti gli indotti. Per rafforzare il nostro impegno, incontreremo il sindaco di Brindisi, Mercoledì 11 Ottobre, chiedendo che faccia da intermediario tra tutti gli enti coinvolti. La FLAEI CISL ha assistito negli ultimi mesi alla presentazione di diversi progetti da parte dell’azienda, ma è ora il momento di agire. Dobbiamo passare dalla fase di discussione a quella dell’azione, concretamente. Non possiamo più permetterci di perdere tempo. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei lavoratori della centrale e delle loro famiglie. Come FLAEI CISL, crediamo che il nostro territorio abbia le competenze necessarie per contribuire nel paese, in modo significativo, alla realizzazione di una transizione energetica giusta, equa e sostenibile.
LA SEGRETERIA TERRITORIALE FLAEI
Federazione Lavoratori Aziende Elettriche Italiane.