Si è svolto, in data 19 ottobre ’23, l’incontro tra la Direzione di EUROPI ITALIA, le Segreterie Territoriali di Brindisi di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL e la RSU dello Stabilimento.

La riunione è stata immediatamente richiesta per approfondire direttamente con il vertice aziendale la pesantissima situazione preannunciata nel corso del CDA dello scorso 9 ottobre ’23, svolto a Parigi, dal quale è stata resa nota agli azionisti della S.p.A. del Gruppo Chimico Farmaceutico, la previsione di un significativo rallentamento del fatturato per il 2023.  

La società ha reso noto di prevedere una crescita dei ricavi netti compresa tra il 3 e il 5%, rispetto al 7 – 8% precedente previsto e un Ebitda, margine operativo lordo, compreso tra 9 e 11%, contro il 12,5 e il 13,5% indicato inizialmente. Euroapi attribuisce il rallentamento del fatturato all’evoluzione del contesto di mercato. 

Per gli API (Active Pharmaceutical Ingredients) materie prime farmacologicamente attive la cui qualità e tracciabilità è di fondamentale importanza per il settore, si registrano le pressioni sui prezzi dovuti all’andamento dell’inflazione su base europea e ai programmi di riduzione delle scorte delle produzioni da parte di alcuni clienti. 

Le attività CDMO (Contract Development and Manufacturing Organization), meglio noto come comparto della produzione farmaceutica conto terzi, risentono invece del rinvio di progetti, della loro sospensione o della loro riduzione da parte di società biotech, a causa di problemi di finanziamento.

Con questo scenario il CDA ha avviato una “revisione strategica” (prendendo tempo fino a fine febbraio 2024 per concretizzarla) e ha deciso, in questo lasso di tempo, di sospendere gli obiettivi a medio termine 2023-2026. Questa situazione di fatto ha provocato il crollo del titolo in borsa di circa il 60% (valeva oltre 12 €, adesso meno di 5€).

 

Ogni possibile revisione strategica del Gruppo EUROAPI a livello internazionale, non preveda di danneggiare il Paese Italia con il suo unico stabilimento, quello di Brindisi, il Governo italiano intervenga immediatamente per arginare questo rischio.  Si convochi quanto prima un tavolo Territoriale sulle Crisi aziendali e quello Nazionale sulla Chimica di base. 

Questa situazione si presenta, oggi, dopo che il Gruppo SANOFI negli anni scorsi, ha costituito EUROAPI per ricercare nuove opportunità nel settore farmaceutico, in Italia l’unico stabilimento confluito nel nuovo Gruppo è stato quello di Brindisi. 

Da quel momento sono iniziate travagliate fasi di riorganizzazione, efficientamento, esodo incentivato, tanti licenziamenti per giusta causa, con un Piano industriale che ha accumulato ritardi e che stenta a partire.  Questa situazione perdura ormai da troppo tempo, i lavoratori sono consumati dalle continue restrizioni organizzative e stressati dalle situazioni estreme che la società sta affrontando, c’è tanta preoccupazione su possibili ripercussioni sul lavoro dove si opera in un clima di forte stress. Tutto ciò potrebbe comportare seri problemi di sicurezza. 

Per fine anno era previsto un incontro di verifica sulle strategie aziendali con le Segreterie Nazionali di categoria, al momento non è confermato. 

 

Le Segreterie di FILCTEM, FEMCA, UILTEC e la RSU di EUROAPI esprimono forte preoccupazione per l’ennesima difficile situazione, anche, per questa azienda del settore chimico, che in passato ha sottoscritto con la Regione Puglia Contratti di Programma attingendo a importanti co-finanziamenti con Fondi Europei con il vincolo di garantire occupazione e sviluppo per gli anni successivi.