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Le scuole per il Masterplan della Terra d’Otranto: incontro con i dirigenti scolastici della provincia di Brindisi

Il coinvolgimento della comunità studentesca della provincia di Brindisi per la raccolta di idee, istanze, aspettative e suggerimenti come tappa fondamentale per la realizzazione del “Masterplan della Terra d’Otranto”, promosso dall’Università del Salento e dalle Province e Comuni di LecceBrindisi e Taranto. Si è tenuto ieri a Brindisi, a Palazzo Granafei-Nervegna, su iniziativa dell’Università del Salento e in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale della Puglia – Ambito territoriale della Provincia di Brindisi, un incontro tra il Rettore Fabio Pollice, la Direttrice dell’Ufficio Scolastico provinciale Angela Tiziana Di Noia e i Dirigenti e i referenti degli istituti di istruzione secondaria di II grado della provincia di Brindisi, per dare avvio a un processo di partecipazione della popolazione scolastica, appunto, all’elaborazione del “Masterplan della Terra d’Otranto”, un ambizioso piano che mira a integrare i sistemi produttivi, orientare e coordinare gli investimenti pubblici e privati, creare sinergie territoriali capaci di incidere positivamente sulla competitività delle imprese, sull’attrattività territoriale e sul benessere attuale e prospettico delle comunità locali, il tutto all’interno di un quadro di sviluppo ispirato ai principi della sostenibilità. Assieme al Rettore Pollice, hanno partecipato all’incontro la Delegata all’Orientamento Emanuela Ingusci e il Delegato al Diritto allo studio Giuseppe Gioffredi.

«Sono convinto che il coinvolgimento della comunità studentesca sia un momento imprescindibile nella fase di ascolto del territorio e di raccolta di proposte, istanze e suggerimenti utili per il raggiungimento dell’obiettivo finale», rimarca il Rettore Fabio Pollice, «Se l’obiettivo del Masterplan è quello di costruire un futuro di benessere sostenibile per le giovani generazioni del nostro territorio, mi sembra necessario raccogliere le loro istanze, ma anche coinvolgerle in un progetto di cui devono sentirsi ed essere concretamente protagoniste, anche in considerazione del fatto che la più importante risorsa strategica per lo sviluppo della Terra d’Otranto sono proprio le studentesse e gli studenti del nostro territorio. Coinvolgerli vuol dire anche responsabilizzarli e motivarli: questo è davvero essenziale».

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