Evidentemente, è un “ destino”, nonostante le diverse rassicurazioni ( da parte delle aziende, multinazionali, ma anche dal fronte istituzionale), che Brindisi, la comunità, debbano ( periodicamente) stare in ansia, preoccupazione, allerta.
Preoccupazione ( attenzione, sempre legittima… guai se fosse il contrario) per la propria salute, l’ ambiente circostante, per scenari che ( non bisogna mai dimenticarlo…) hanno già caratterizzato e funestato una comunità che ha già “ pagato dazio “.
Oppure,improvvisamente, da qualche parte, gli investimenti promessi hanno di colpo cancellato ogni preoccupazione sul versante ambientale?
E’ Cronaca ( l’ ennesima); questa mattina, a Brindisi, intorno alle 11, c’è stata un’ esplosione nell’ impianto di ENI VERSALIs ( Petrolchimico, una “ sfiammata” della torcia ( “ l’ incubo” per i brindisini) visibile praticamente a decine di km di distanza.
Intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco aziendali e sul posto anche i Vigili del fuoco del Comando Provinciale , in un contesto ( come ha tra l’ altro confermato il Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna) che, fortunatamente, non ha scaturito un “ piano di emergenza complessivo ed esterno”.
Ma, ( eventualmente, come già avvenuto, aspettiamoci rassicurazioni da parte di Versalis), rimangono i dubbi, le preoccupazioni . Non casuali, anzi “ consequenziali”, a “stretto giro di posta”, le reazioni del primo cittadino, ma anche dell’ ex Sindaco Riccardo Rossi , attuale consigliere comunale di Brindisi Bene Comune .
“ Sembra che l’incidente – dichiara il primo cittadino – sia stato a un impianto di pressurizzazione dell’etilene o del polietilene, questo non si è ancora capito. Un incidente – – può capitare. L’unico problema è che non doveva capitare. In quanto sindaco e quindi responsabile della pubblica incolumità della città, mi riservo adesso di chiedere alla direzione di Versalis di relazionarmi il prima possibile sull’accaduto: sulle motivazioni, sulle modalità e sui meccanismi di controllo e sicurezza messi in atto. A valle di questo potrò valutare le condizioni complessive dell’impianto ed assumere le consequenziali iniziative”.
E pesanti le dichiarazioni dell’ ex primo cittadino Riccardo Rossi : “Ciò che è avvenuto –- non può essere in alcun modo derubricato a semplice incidente. Nel 2023 un impianto o parti di impianto come condutture di sostanze infiammabili non possono e non devono esplodere ponendo a rischio la vita dei lavoratori e la salute dei cittadini.
Occorre che la magistratura – accerti le responsabilità. Sono state effettuate tutte le manutenzioni? Gli impianti e le condotte sono in piena efficienza? Come è potuto accadere tutto ciò atteso che non è certo caduto un asteroide sull’impianto o è stato colpito da un fulmine
Vengono poi naturali le considerazioni sull’ulteriore impianto a rischio di incidente rilevante, il deposito GNL Edison, che si vuole realizzare nel Porto di Brindisi a poco più di un chilometro dal centro cittadino.
Vogliamo proseguire aggiungendo accanto ad impianti a rischio di incidente rilevante altri impianti soggetti allo stesso rischio?
La città ha bisogno di risposte chiare su quanto avvenuto. Se ne accertino le responsabilità e chi ha sbagliato paghi “.
Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi, i chiarimenti su questa vicenda, soprattutto per una comunità brindisina che, alla fine, è sempre alle prese con le “ solite problematiche”.
Chiariamo, nessuna polemica nei riguardi di Versalis ( con cui ogni istituzione, a tutti i livelli, compresa l’ amministrazione comunale, deve continuare a dialogare e confrontarsi), bisogna avere fiducia nell’ operato.
Ma, indubbiamente, non si sfugge da uno scenario che, per dare sviluppo e una maggiore serenità alla comunità e al territorio brindisino, deve “ mettere in equilibrio” AMBIENTE e OCCUPAZIONE .
E, in questo contesto – scenario, anche VERSALIS, deve fornire “ risposte esaurienti e concrete “.