Si è concluso il progetto “Kid(s)” con un evento di presentazione degli esiti progettuali, presso il Cinema Teatro Impero, durante il quale sono stati proiettati quattro prodotti video, esiti del percorso di formazione sul linguaggio cinematografico ed in particolare sul cinema muto.

Ad aprire la manifestazione il saluto dell’Assessore del Comune di Brindisi Ernestina Sicilia, che ha sottolineato l’importanza di una didattica diversificata anche in funzione di una possibile scoperta di nuovi talenti. L’Assessore ha sottolineato la centralità della formazione nel progetto di vita delle nuove generazioni, nonché dell’acquisizione di competenze anche di carattere artistico. 

Il progetto kid(s) è stato finanziato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha, infatti, tra gli obiettivi, la realizzazione di progetti di promozione e sensibilizzazione in tema di educazione all’immagine, rivolti agli studenti e alle studentesse e finalizzati alla conoscenza, comprensione e utilizzo del linguaggio cinematografico e audiovisivo.

“Le istituzioni scolastiche, anche organizzate in rete, sono chiamate a promuovere percorsi inclusivi che valorizzino le differenze. Il nostro progetto – ha commentato la Ds dott.ssa Rosetta Carlino dell’Istituto Comprensivo Statale Cappuccini di Brindisi, capofila di progetto- ha visto un percorso durato due anni, durante i quali tutti i protagonisti delle attività hanno svolto con interesse e motivazione il proprio ruolo, rafforzando nel tempo un sentimento comune di cooperazione”

“Kid(s)”, in partneriato con il Liceo Statale “Moscati”, diretto dalla dott.ssa Anna Sturino, con il Centro Provinciale Istruzione degli adulti (CPIA) di Brindisi, con l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore di Grottaglie “Don Milani – Pertini”, diretto dalla dott.ssa Giusi Ditroia, con la Società Fratelli Grassi e la Associazione Culturale ed Artistica S.M.T.M. APS anche conosciuta come scuola di recitazione Talìa, è stato diretto dal responsabile scientifico dott. Luca Bandirali, che dichiara: “Il progetto Kid(s) ha rappresentato una straordinaria occasione di crescita attivata dal confronto con il lavoro di un grande Maestro del cinema, disponibile a farsi interpretare creativamente da una nuova generazione, sotto la guida attenta di tutor sensibili e preperati. Se gli output conclusivi del progetto risultano particolarmente efficaci, gli stimoli disseminati durante tutta l’esperienza nelle scuole ci arricchiranno ancora a lungo”.

“Le attività sono state fortemente coinvolgenti e hanno sottolineato ancora una volta – dichiara la Ds Anna Sturino- l’importanza di una didattica basata anche sul gioco, quale strumento di apprendimento efficace. La nostra scuola è stata felice di condividere una proposta innovativa e allo stesso tempo visionaria, che ha prodotto esiti positivi in termini di partecipazione e apprendimenti, dando la possibilità di dialogare con nuove figure professionali, grazie alle quali la scuola si arrichisce di nuove metodologie didattiche”. 

La Ds Giusi Ditroia ha altresì auspicato la continua implementazione di iniziative capaci di offrire risposte efficaci al problema, ancora persistente, della dispersione scolastica: “L’educazione all’immagine -dichiara- è un obiettivo formativo che sempre più sta trovando condivisione e centralità nei percorsi di formazione e si innesta in una finalità più generale di valorizzazione della creatività dei singoli studenti”.

 La proposta, articolata in diversi itinerari didattici teorici e pratici, ha coinvolto tutte le scuole della rete e ha trovato la collaborazione della Casa Circondariale di Brindisi. “Siamo molto compiaciuti – dichiara la direttrice dott.ssa Valentina Meo Evoli rispetto ad un’iniziativa che è stata in grado di coinvolgere gli ospiti della Casa Circondariale con un ottimo prodotto finale, grazie al quale hanno potuto fare scuola in modo alternativo e allo stesso tempo efficace”.

Dello stesso avviso il Comandante Benvenuto Greco il quale ha spiegato, nel corso degli interventi, l’importanza di far conoscere agli esterni alcuni spaccati della vita carceraria grazie a progetti che integrano il lavoro di recupero sociale nei confronti dei detenuti.

L’evento finale ha visto dunque la partecipazione di tutta la compagine progettuale con oltre 500 persone che hanno applaudito con particolare entusiasmo i lavori presentati. 

Maurizio Ciccolella, che ha curato la produzione dei video, ha illustrato il complesso lavoro che ha portato agli esiti finali. I cortometraggi muti di Charlie Chaplin, in particolare “Charlot entra nel cinema” e “Charlot innamorato”, hanno visto dapprima un lavoro di sceneggiatura, successivamente di doppiaggio e creazione della colonna sonora, sia per la musica sia per gli effetti ed infine di mixaggio. Inoltre i video sono stati migliorati nella qualità grazie all’utilizzo di software che sfrtuutano l’intelligenza artificiale.  “I risultati -ha commentato Ciccolella- hanno evidenziato come i più giovani, ma anche gli adulti e gli stranieri partecipanti, riconoscano il valore del cinema come finestra sul mondo e come il progetto sia stato in grado di stimolare un ritorno e una scoperta del cinema muto, per molti, finora, sconosciuto”.  

I progetti finanziati dal Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola hanno l’obiettivo di invertire una tendenza di scarsa fruizione del cinema, formando un pubblico competente e stimolando, appunto, il ritorno in sala di bambini e ragazzi.

Nel progetto hanno collaborato Francesco Bento Barletta, Annamaria Grasso, Alessia Sturdà, Valeria Galasso, Marco Sternativo, Sara Ercolani, Maria Domenica Pilolli, Cataldo Castelli.