Il grido di allarme lanciato dal Presidente di Confesercenti BR sulla chiusura delle attività commerciali, non può essere ignorato, ma deve preoccuparci sia per il Caro Vita che di conseguenza risponderà sempre meno alle esigenze del cittadino sia per il sociale.

È stata richiamata in questi giorni anche la necessità di ritornare a parlare della Logistica Integrata, che ritengo sia un valore aggiunto, sicuramente un punto di riferimento per uno sviluppo integrato. Che significa integrazione? Fino ad oggi non è stata preso in considerazione cosa sia, è un ulteriore fondamentale valore, chiuso nel cassetto. Ricordo che nel lontano 2017 in ASI si aprì la discussione lanciata dal Presidente Rollo e dall’allora Giunta Comunale, una logistica integrata che includeva anche la Basilicata, un’Idea lungimirante che consentiva a Brindisi di rappresentare un ruolo centrale nel sistema logistico pugliese-lucano. Quindi oggi basterebbe riaprire quel cassetto per ritornare a parlare di logistica integrata, una definizione questa che ha bisogno di riferimenti importanti per uno sviluppo che permetta di integrare la logistica, mi sembra invece che continuiamo a parlare del Sesso degli Angeli (ovvero del nulla). Una logistica integrata che risponde a: spedizioni internazionali, magazzini in grado di gestire tutte le merci, un’area a temperatura controllata, trasporti con furgoni isotermici, sistemi di trasmissione dati, ecc. ecc.
Questa è una considerazione che mi permetto di suggerire per non far cadere nel dimenticatoio anche questo progetto. Comprendo che sia più difficile continuare a vedere lo stato e lo stallo di una cerimonia che continua a far aumentare le richieste sociali e di sopravvivenza. Riprendiamo perciò un cammino interrotto, necessario a realizzare una vera Intermodalità.