Il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi riparte con una stagione piena di novità, nel segno di una offerta articolata e confermando il grado di qualità della proposta.

Luca Ward, presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi

Un Teatro sempre più integrato nel tessuto culturale, creativo e socio-economico del territorio, è questa l’idea di progetto che anima il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, con Luca Ward presidente, Federica Masi e Gianluca Bozzetti componenti. Il nuovo organo di indirizzo si è presentato questa mattina alla stampa nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi, alla presenza del sindaco, Giuseppe Marchionna, e del direttore artistico, Carmelo Grassi. Durante l’incontro è stata condivisa l’idea di un teatro più vicino al pubblico, aperto a nuove esperienze di fruizione teatrale, pensato per diversificare la sua offerta e dialogare più strettamente con le associazioni e gli artisti del territorio. Il Nuovo Teatro Verdi si impegna a diventare un fulcro per la comunità artistica. L’obiettivo è creare un ecosistema nel quale artisti, il mondo della scuola e delle associazioni possano incontrarsi e collaborare, scambiare idee e arricchire il tessuto culturale della città. Non solo teatro-palcoscenico ma anche teatro-laboratorio per la formazione di giovani talenti. Infine, attivare ogni intervento diretto a migliorare la fruibilità del teatro in generale e del foyer in particolare, in senso di qualità dell’accoglienza: un foyer pensato come spazio indipendente con proprie attività, non solo anticamera ma agorà destinata a offrire servizi ed esperienze.

All’indomani del successo della prima teatrale, “in trasferta” nel Teatro Impero, la nuova regia del Verdi traccia la linea. «Il teatro – ha spiegato il presidente Luca Ward – riprende il suo percorso per ridare vitalità al rapporto con il pubblico. Pensiamo a un disegno culturale che restituisca al pubblico la giusta leggerezza, oltre che motivi di riflessione sul nostro tempo, ma che si metta in dialogo con il mondo, con artisti già affermati e giovani talenti da formare. Dunque, non solo un sipario ma una palestra che educhi alle arti performative. Pensiamo a un’accademia di musical, ad esempio, e a riempire il foyer di idee di fuizione. Un teatro fatto per la comunità e per chi aspiri ad abbracciare un percorso artistico. Credo sia importante continuare nel solco dell’apertura e integrare sempre di più la scena nella vita e negli interessi della città. Gli interessi del pubblico saranno la nostra bussola, per questo il nostro sforzo sarà quello di orientare il più possibile il Teatro verso la comunità». 

«Un teatro nel quale si fondano umanità e arte – ha aggiunto il sindaco Giuseppe Marchionna – e soprattutto accessibile a tutti. È questo l’indirizzo dell’Amministrazione comunale, che fa del welfare culturale una sua direttrice strategica. Un teatro ostinatamente aperto. Per questo non bisogna mai stancarsi di allargare la proposta, in modo che tutta la comunità, in ogni sua parte, possa non solo conoscere ma anche frequentare il teatro: in un mondo nel quale non ha più senso parlare di pubblico ma di pubblici con background, consapevolezze sensibilità e aspettative diverse, non si può fare a meno di scardinare vecchi equilibri e crearne di nuovi. In questi giorni ospitiamo la finale della prima edizione del concorso letterario “Giallo e Nero di Puglia”, una programmazione in linea con la visione di apertura a generi e discipline diversi. E ad inizio d’anno nuovo rivedremo sul palcoscenico l’orchestra del Verdi».

«Immagino un teatro a misura di giovani – ha detto la consigliera Federica Masi – che non si limiti a tarare l’offerta su quella fascia di pubblico ma sappia orientarsi verso la scoperta e la valorizzazione dei nostri talenti. Si dice spesso che i ragazzi siano il nostro futuro. Bene, bisogna fare in modo che diventino di fatto forza innovativa e creativa e che siano energia vitale al servizio della città. I giovani hanno un grande bisogno di esplorarsi, di conoscersi, di potersi raccontare. E il teatro può essere la leva decisiva».

«Il nuovo Consiglio – ha sottolineato il consigliere Gianluca Bozzetti – è una squadra che si fa forza della connessione e condivisione di idee, visioni e proposte. Noi faremo la nostra parte perché pensiamo a un teatro con il compito di interpretare la cultura dal lato della fruizione e dal lato della produzione. Cammineremo al fianco della città mai stancandoci di ascoltare tutti, in modo che il nostro progetto di teatro sia una scommessa dell’intera comunità».

«Auguro al nuovo Cda buon lavoro – ha concluso il direttore Carmelo Grassi – alla luce di un’idea di base che condivido, espressa per mettere il teatro al centro del territorio. La stagione è cominciata con il piede giusto con uno spettacolo che ha raccolto apprezzamenti unanimi. E abbiamo già alle viste due fuoriprogramma: il 29 dicembre Flavio Insinna con “Gente di facili costumi” e il 21 febbraio Pio e Amedeo con “Felicissimo show”. Dobbiamo offrire più opportunità di conoscenza e formazione perché il pubblico rimane il nostro interlocutore finale: è questa la nostra mission. Occorre fare in modo che ciascuno trovi il proprio motivo per venire a teatro perché quella del teatro è una sfida culturale che riguarda tutti».