Da alcune settimane sono stati intensificati i controlli sui rifiuti conferiti quotidianamente dalle utenze domestiche. L’attività di monitoraggio, che in questa fase si sta concretizzando nel mancato ritiro del sacchetto con l’apposizione di un tagliandino di non conformità, sta portando alla luce diversi conferimenti errati. In questi casi il trasgressore dovrà ritirare il sacchetto e ridifferenziare attenendosi alle indicazioni, le stesse da oltre un decennio, fornite dal gestore del servizio.

Spiace – spiega l’Assessora all’Ambiente Numa Ammaturo – che dal 2008 ad oggi alcuni non abbiano compreso l’importanza di fare la raccolta differenziata in maniera accurata. Il risultato di questa distrazione ricade sulle spalle della collettività che è costretta a pagare una sovrattassa per gli errati conferimenti in discarica.

La situazione che desta maggiore preoccupazione riguarda la frazione organica. In base agli ultimi dati disponibili, che risalgono allo scorso 14 agosto, è emerso uno sforamento dei limiti di impurità tollerati dalla discarica di conferimento. Su un campione di circa 140 kg erano presenti 23 kg di materiali non compostabili. Di questi, ben 15 kg erano oggetti di natura plastica, prevalentemente sacchetti non biodegradabili. La conseguenza immediata di questa rilevazione è stata la maggiorazione del prezzo unitario di conferimento di € 55,00 a tonnellata.

Lo scorso 13 novembre è stato effettuata una nuova analisi merceologica. La quantità di rifiuto non conforme su un quantitativo di circa 120 kg, da quanto riportato dal personale comunale presente durante le rilevazioni, si è attestata intorno ai 9 kg di materiale plastico, imputabile principalmente ai sacchetti non compostabili, cui si aggiungono 4 kg di pannolini.

È importante – prosegue l’Assessora Ammaturo – prestare la massima attenzione quando conferiamo i rifiuti. L’utilizzo di sacchetti biodegradabili, come ad esempio le semplici buste della spesa, ci aiuterà ad abbattere considerevolmente le percentuali di impurità migliorando la qualità della nostra raccolta differenziata e, di conseguenza, con un risparmio nei conferimenti in discarica.

Attualmente il Comune di Francavilla Fontana attesta la sua percentuale di raccolta differenziata intorno al 60%. Questo dato incide sull’importo dell’ecotassa, ossia del tributo versato per ogni singolo conferimento in discarica, non consentendo l’accesso alle premialità previste dalla Legge che si traducono in un risparmio per i contribuenti.

Dopo questa fase di monitoraggio – conclude l’Assessora Ammaturo – se la situazione non migliorerà ci vedremo costretti a ricorrere alle sanzioni previste dalla normativa. Dobbiamo sforzarci di migliorare la qualità della raccolta per raggiungere l’obiettivo minimo del 65%. Possiamo farcela, ma serve l’impegno di tutti.