Richiesta di intervento dei consiglieri regionali e provinciali per evitare l’accorpamento della Camera di Commercio di Brindisi con quella di Taranto.
La Confesercenti della Provincia di Brindisi ha attuato finora attuerà ancora in futuro iniziative che oltre ad assicurare ampio sostegno e consulenze agli associati, promuovano anche l’autodeterminazione del territorio di competenza per dare allo stesso territorio dignità e valore etico e morale.
In tale contesto, la nostra associazione ha molto apprezzato la mozione approvata all’unanimità in sede di Consiglio Comunale, nell’ultima assise di qualche giorno fa, che impegna il sindaco di Brindisi a porre la questione della valorizzazione logistica e crocieristica del Porto di Brindisi e del Salento in tutti i tavoli istituzionali e ministeriali, affinché Brindisi possa riavere la propria Autorità di Sistema portuale salentina per autodeterminare le scelte del proprio futuro socio-economico.
Partendo da questa circostanza e dai principi che la sorreggono, sarebbe auspicabile che allo stesso modo si indirizzassero eguali iniziative e simile impegno per scongiurare l’accorpamento della Camera di Commercio di Brindisi con quella di Taranto, così come sancito dal D.M. del Ministro dello Sviluppo Economico del 2018, in attuazione del D.Lgs. 219 del 25 novembre 2016. Proprio perché si debba continuare nell’esprimere la valenza del territorio di Brindisi, capace di autodeterminarsi e anche di continuare a sostenere le imprese del territorio, come fatto quest’anno con il contributo di 3 milioni di euro.
Tale accorpamento non è stato ancora attuato sol perché c’è un ricorso della Confesercenti di Brindisi al Tar di Bari chiedendo l’annullamento del Decreto del Presidente della Regione Puglia n. 106 del 17 marzo 2023 sull’assegnazione dei seggi spettanti a ciascuna organizzazione all’interno del nuovo consiglio camerale. Il ricorso è contro la stessa Regione e contro tutte le associazioni imprenditoriali, sindacali e dei consumatori che fanno parte della Camera di Commercio di Taranto.
Pertanto, si chiede in questa sede che i consiglieri regionali del territorio brindisino e i consiglieri comunali di Brindisi, come fatto per l’Autorità portuale del Salento, attuino tutte le iniziative necessarie nei confronti della Regione Puglia e degli enti preposti affinché anche la Camera di Commercio di Brindisi continui ad esistere in modo degno e duraturo nel tempo, senza accorpamenti che ne ostano sviluppo, azioni, progetti e obiettivi istituzionali.