Come Sindacato Cobas siamo fortemente preoccupati del futuro dei servizi sociali dei comuni di Brindisi e di San Vito dei Normanni che costituiscono l’Ambito Territoriale Sociale BR1 con Brindisi comune capofila.

Siamo ancora più preoccupati del futuro e delle prospettive del Consorzio Sociale BR1 che ancora stenta a avviarsi dopo “querelle” sulle cariche istituzionali del Consorzio che sono state azzerate a seguito dell’intervento dell’ANAC.

Questo ritardo accumulato non fa altro che alimentare il “caos” in quanto il Consorzio, non avendo al momento una guida politica, per far fronte alle imminenti scadenze degli affidamenti dei servizi si avventura nel campo pericoloso della improvvisazione e rischia di produrre ancora una volta effetti deleteri sugli operatori e soprattutto sulla qualità dei servizi erogati alle utenze.

Come Cobas abbiamo sempre denunciato che quei bandi di gara per gli affidamenti, arrivati ormai in scadenza, erano stati pensati e scritti esclusivamente nella logica “ragionieristica”.

Abbiamo sempre detto che quei bandi non hanno hanno mai inciso positivamente sulla qualità dei servizi erogati e che hanno peggiorato le condizioni economiche e di lavoro degli operatori.

Con l’aggravante che tutto questo succede in un territorio che non vive di luce propria dal punto di vista della qualità della vita sia economica che sociale.

Credevamo che a questo giro qualcuno si sarebbe messo finalmente di buona lena per rimediare agli strafalcioni dei bandi precedenti… macché!

Alla logica “ragionieristica” si è aggiunta pure l’approssimazione.

Abbiamo l’impressione che ci sia qualcuno che è convinto che i servizi sociali, quindi tutto quell’apparato che interviene in situazioni di disagio ed emarginazione attraverso la prevenzione, il sostegno e il recupero, siano un optional, siano un tanto per… o magari una gentile concessione di chissà chi.

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro al Commissario del Consorzio e ai due sindaci delle città che compongono l’Ambito Territoriale Sociale per farci dire quale sarebbe la loro idea di Consorzio e la loro idea di servizi sociali.

Volevamo chiedergli soprattutto quale sarà la prospettiva futura del Consorzio e verso quale campi d’azione vuole puntare per rendere più efficienti i servizi per l’utenza ma soprattutto per porre fine una volta per tutte al precariato degli operatori.

A questo incontro, convocato poi dal Direttore del Consorzio, non abbiamo avuto però il piacere di ascoltare i due sindaci e il Commissario.

Solo con il Direttore, che ringraziamo per la disponibilità e soprattutto per la sensibilità, abbiamo potuto scambiare punti di vista ma di semplice natura tecnica ovvero per il saldo di tutti i crediti delle Cooperative che ancora hanno gli affidamenti fino alle ipotesi dei nuovi bandi che sono tutti una incognita.

Temiamo che la miopia politica sui servizi sociali, la reiterata logica ragionieristica e l’approssimazione possano generare grattacapi occupazionali e ulteriore penalizzazione economica per gli operatori non di poco conto sia sul versante dei servizi internalizzati dal Consorzio che per i servizi esternalizzati che rimarranno in capo ai due comuni, con il conseguente pregiudizio alla qualità dei servizi resi all’utenza.

Abbiamo già rinnovato la richiesta di incontro al Sindaco di Brindisi, al Sindaco di San Vito dei Normanni e al Commissario del Consorzio per avere le risposte certe e definite.

Con la speranza di avere più fortuna per ascoltare finalmente la loro voce.

 

per il COBAS Brindisi – Cosimo Quaranta