Centrale ENEL Brindisi-Cerano: avviato tavolo in Regione
Oggi si è insediato il tavolo regionale sul futuro della centrale di Brindisi Cerano. La centrale, che ricordiamo lavora tuttora a carbone, vedrà la fine dell’attività al 31 dicembre del 2025.
La Regione ha voluto insediare il Comitato di coordinamento come una importante continuazione del tavolo ministeriale a cui avevamo partecipato come USB Puglia.
Il Presidente della Regione, Michele Emiliano ha voluto aprire l’incontro soffermandosi sulla questione occupazione, evidenziando che l’intero territorio brindisino deve essere fortemente ricompensato e si aspetta risposte “sostenibili” da parte di Enel.
Oggi Enel è giunta al tavolo senza prospettive concrete parlando di fotovoltaico, logistica, start-up, idrogeno verde senza alcun piano e, soprattutto, senza alcuna parola sul futuro di Cerano.
Per noi come USB, al di là dell’unitarietà e concordia dei tavoli più volte richiamata nella riunione, è evidente che bisogna partire in primis da un “serio” piano occupazionale.
Non ci sono solo i lavoratori diretti di Enel (quasi 300) oppure gli indiretti (oltre 500) ma si parla di ricadute occupazionali che vanno ben oltre, basti pensare ai “servizi” gestiti dall’autorità portuale.
Siamo fuori tempo massimo nonostante tutti gli attori, Enel in primis, avevano la de-carbonizzazione chiara come scadenza, ma anziché ragionare per tempo sulle rinnovabili si è pensato più all’attendismo ed a rinviare le decisioni.
Per noi occupazione e ambiente devono andare di pari passo e il Governo nazionale non può, solo, apparecchiare la tavola e poi girarsi dall’altra parte ma deve chiarire la propria posizione visto che Enel è una società a partecipazione pubblica.
Ora è necessaria più che mai una visione completa e non parziale in termini di politica industriale nazionale che di fatto manca al nostro Paese.
Così come resta poco chiara la posizione di Terna, proprietario della rete di trasmissione italiana (RTN) dell’elettricità, che è assente al tavolo regionale come a quello romano.
Noi, da parte nostra, come USB lavoreremo;
• sulla ambientalizzazione e bonifica del sito di Cerano
• sul rilancio del Porto brindisino
• per dare futuro e certezze ai Lavoratori